Dan Bern
New American Language
Messenger
2001



Sarà impresa ardua scrollarsi di dosso l'etichetta di discepolo dylaniano affibiatagli sin dagli esordi (1997), anche perchè Dan Bern non fa mistero, nelle sue inflessioni vocali e nel suo songwriting a tratti visionario e torrenziale, di attingere a piene mani dal Maestro. Una volta tanto viva l'onestà
e la modestia di un musicista molto interessante e sottovalutato, capace di imbracciare i toni del classico menestrello folk, tanto quanto la fisicità del rock'n'roll. New American Language, suo secondo lavoro per la piccola Messenger records sceglie proprio la seconda strada, alzando decisamente il volume degli amplificatori e spostando sensibilmente il baricentro della sua proposta musicale. Si aprezzano subito le nuove intenzioni, perchè New American Language possiede un tris d'assi in apertura tra i migliori dell'anno appena trascorso: non poteva infatti esserci introduzione più centrata di Sweetness, sferzante ballata elettrica dall'aria springsteeniana (Chuck Plotkin produce il disco e questo dovrà pur significare qualcosa), seguita a ruota dal rutilante folk-rock della title-track (premio speciale della giuria al testo) e da un'autentica bomba rock'n'roll quale Alaska Highway, compreso assolo in coda da infarto. Peccato che il seguito non raggiunga tali vette di ispirazione, ma tra qualche brano interlocutorio (sempre apprezzabile da un punto di vista letterario) numerrosi sono i punti a favore del giovane Dan. Coraggioso quando si tratta di sperimentare negli arrangiamenti (le tastiere in God said no oppure i ritmi orientali di Rice) ed altrettanto convincente quando prova a giocare con il passato (prendete ad esempio il rockabilly di Honeydoo!). Le nuvole dylaniane non si diradano del tutto (Black tornado è un gran bel pezzo, ma fin troppo imbarazzante nei suoi richiami), eppure vengono abilmente sostituite da un trasporto che ben è rappresentato nell''epica chiusura di Thanksgiving day parade, una ballata dai mille riferimenti che pochi oggi saprebbero scrivere.

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