Gourds
Shinebox
Munich
2001

1/2

Fedele alla sua intelligente politica del recupero, l'olandese Munich pubblica il nuovo capitolo della saga Gourds, che proprio nuovo non è, visto che si tratta della riproposizione di un ep, uscito originariamente su Watermelon nel '98 a ridosso del secondo lavoro (Stadium Blitzer) e per l'occasione ampliato (da 8 a 12 brani) nei contenuti e mutato persino nel titolo (dall'improponibile Gogitchhyershinebox ad un più stringato Shinebox). Non cambia tuttavia la sostanza ed il senso primario del disco, una strampalata raccolta di covers e traditionals, alcuni in studio, altri dal vivo, stravolti dal trattamento personalissimo della band, indubbiamente una delle formazioni più eclettiche e funanboliche del panorama texano, loro che hanno pianta stabile in quel di Austin. Come giudicare altrimenti una combricola di egregi musicisti (sono in cinque, tra i quali spicca il nome di Max Johnston, in passato con Uncle Tupelo e Wilco) dediti ad una sgangherata performance, prettamente acustica, tra country-rock, hillibilly ed un folk d'assalto alla Pogues con influssi messicani. Il repertorio non lascia dubbi sull'eterogeneità dei loro gusti, passando con irriverenza da Gin & Juice (riproposizione in chiave alternative-country di un classico del gansta-rap, a firma Snoopy Doggy Dogg) e Ziggy Stardust (si, proprio quella di David Bowie) a Omaha di Billy Joe Shaver e Two Gilrs di Townes Van Zandt, mischiando sacro e profano, con l'alternarsi al canto dei due leader originari del gruppo, Jimmy Smith e Kevin Russell. Registrato in parte in due studios di Austin ed in parte catturato dal vivo ad Amsterdam, Shinebox non da l'impressione di far parte dei loro dischi più significativi (rivolgersi per esempio all'ultimo Bolsa de Agua): per cui, nonostante un apprezzabile atteggiamento informale di fondo, risulta un prodotto "only for fans", e non so quanti ce ne siano dale nostre parti...

www.thegourds.com