inserito 13/11/2009

Dawn Landes
Sweet Heart Rodeo
[Fun Machine/ Cooking Vinyl  
2009
]



Sullo slancio dei consensi ottenuti con il precedente Fireproof - disco che le ha permesso di ricevere appellativi importanti al fianco di Cat Power e Laura Veirs - Dawn Landes prova a mettersi in discussione con Sweet Heart Rodeo, disco concepito nel suo studio personale di Brooklyn, dove la songwriter originaria del Kentucky si è stabilita all'indomani dei suoi prolungati soggiorni parigini. Un titolo che nulla ha da spartire, quanto meno per ispirazione, con il famoso capolavoro country dei Byrds, semmai con una vicenda familiare molto caratteristica legata alla bisnonna di Dawn, che vide fuggire il proprio innamorato al seguito di un rodeo show durante la Grande Depressione. Un canovaccio attorno al quale sviluppare gli alti e bassi delle vicende amorose, viste come altrettanti tori da domare.

Una visione suggestiva che peraltro contrasta con la delicatezza di stile della stessa protagonista, una folksinger con una sensibilità pop figlia dei nostri tempi, che ama confondere le acque, citare i canoni classici del folk rock per poi deviare verso strutture più "ambigue", ballate innocenti e contorni lo-fi dove chiudersi a riccio nella sua delicatezza vocale. Un lavoro sfaccettato, che conserva di fondo l'angelica dolcezza di Dawn Landes, ma perde per strada qualche pezzo di ispirazione: solo così si possono spiegare le presenze di Love (cover di un brano della misconosciuta chanteuse Margo Guryan), bizzara caramella psichedelica, e di una impalpabile Clown, sorta di pop da cameretta, con candide tastierine in sottofondo e una vena di provocazione che cozza con il resto della raccolta. Se infatti la partenza con Young Girl e Romeo strizza comunque l'occhio ad una formula indie pop moderna, fra sensuali atmosfere e particolari contributi ritmici della band (il batterista Ray Rizzo, la bassista Annie Nero, a cui si unisce il chitarrista Josh Kaufman), il resto dello spazio a disposizione in Sweet heart Rodeo suona assai più rigoroso nelle strutture.

È l'espressione di una folksinger che si è formata dentro l'alveo della tradizione: a fraseggi acustici si dedicano infatti la sussurrata Money in the Bank, e più ancora si espongono Sweetheart of the Rodeo e Wandering Eye, in cui l'armonica di Rizzo e il battito country rock del gruppo sembra giustificare almeno in parte il palese richiamo del titolo. Tutta la seconda parte è sostanzialmente ripiegata su queste scelte, se possipile ancora più assopite: Dance Area, Brighton, sono ballate folk graziose e mai sopra le righe, ma anche di una consuetudine che non sembrerebbe garantire a Dawn Landes tutti gli elogi sin qui rastrellati.
(Fabio Cerbone)

www.dawnlandes.com
www.myspace.com/dawnlandes



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