The
Mayflies
A Thousand Small Things
[Mud
Dauber Records 2009]
Qui c'è un disco che, a naso, potrebbe metterci davvero tutti d'accordo.
Amanti del bluegrass e delle radici più pure, infatuati del roots rock
poderoso ed elettrificato, vecchi e navigati cowboy con il cuore impigliato
nelle ballate del grande Cash, fulminati dalla potenza dello Springsteen
dedito a furiose scorribande con la Seeger Sessions Band, nottabuli dall'anima
tormentata aggrappati a canzoni tristi. Non ci credete? Ascoltate questo
A Thousand Small Things del trio (allargato) dei Mayflies
con la mentre sgombra da preconcetti su differenze di genere. Consapevoli
fino al parossismo - ma solo nella cartella stampa che presenta il CD
- delle molteplici influenze confluite nella loro musica, David Lumberg
(basso, voce), James Robinson (batteria, voce) e Stacy Webster (voce,
chitarre e theremin) danno fuoco alle polveri consegnando ai nostri stereo
un complesso quadro ispirato a tutti i colori e alle atmosfere della tradizione
musicale americana.
L'onnipresente banjo suonato da Jon Eric snocciola note con noncuranza
tanto su pezzi dal solido impianto costruito sulle fondamenta di padri
fondatori del genere alla Pete Seeger o, ancora una volta, alla Johnny
Cash, tanto in cavalcate elettriche capaci di sfondare in territori impensabili
per un gruppo dalla chiara militanza nel filone Americana. Di colpo la
più verde campagna assume toni acidi (accade per esempio in Caroline)
sotto i colpi di chitarre allucinate e pesanti colpi di tamburo. La faccenda
si complica tremendamente se poi le ritmiche si fanno chiassose e sgraziate
come si usa fare musicando i più classici spritual neri, e se la band
si diverte un mondo a improvvisare, dilatando pezzi fino a perdere la
bussola.
Una dritta per riassumere la musica dei Mayflies? Immaginate una formazione
zydeco nel bel mezzo di una festa di paese nella quale si imbucano, ovviamente
senza invito, Jerry Garcia e i Jazz Messengers. A Thousand Small
Things è prova della vitalità di un gruppo che, gli scorsi anni,
ha già dato alle stampe Jerusalem Ridge nel 2007, e Americana Gothic nel
2003, entrambi recuperabili su iTunes. Hanno condiviso il palco con band
e artisti come Banyan, Alejandro Escovedo, The Greencards, Asleep at the
Wheel, Robbie Fulks, Vince Herman, North Indiana Allstars, Hot Buttered
Rum, Cornmeal.
(Luca Muchetti)