inserito 02/02/2010

Jon Dee Graham & The Fighting Cocks
It's Not As Bad As It Looks
[
Blue Rose  
2010]



Sembra appena uscito della pagine di un romanzo hardboiled Jon Dee Graham: sapete, quelli della "scuola dei duri" americani, roba degna di Jim Thompson o James Crumley, anche se l'ironia del titolo, It's Not As Bad As It Looks, potrebbe far pensare anche al texano Joel Lansdale. D'altronde sono vicini di casa lui e Jon Dee: quest'ultimo ha attraversato in tempi recenti tali sventure da essersi guadagnato la pelle dura che si porta addosso. Dopo avere duramente lottato per raccimolare i soldi necessari alle cure del figlio, afflitto da una rara malattia, circa un anno e mezzo fa Graham è rimasto persino coinvolto in un grave incidente stradale da cui è uscito in un lago di sangue, tra cicatrici, spalle e schiena rotte. Si narra che le parole pronunciate da egli stesso durante i primi soccorsi siano state proprio It's Not As Bad As It Looks. Realtà o finzione che sia, l'effetto è garantito e spiega molto anche dei contenuti di questo suo sesto lavoro di studio, il più intensamente elettrico della sua carriera.

Ridotto all'osso il suo rock di frontiera e affogata la sua voce in un mare di catrame ormai degno di Tom Waits, Jon Dee Graham ha riunito i Fighting Cocks, nome fra il ridicolo e il minaccioso, portandoli sulla strada di ballate aspre e rock'n'roll affilati, dove quello che conta è l'energia dell'esecuzione e assai meno la rifinitura degli arrangiamenti. Micheal Hardwick è ancora una volta al timone di tutte le sei corde (oltre a lap e pedal steel), mentre Andrew Duplantis e Joey Shuffield completano una sezione ritmica, aderente al credo dell'autore principale. Questa volta le sue canzoni suonano quasi come un flusso di coscienza, semplici e dirette nel cercare una seconda chance, una flebile speranza, una "reason to believe" alla fine della giornata, come avrebbe detto Springsteen. Forse per questo motivo Beautifully Broken, PopSong, Gilead o My Lucky Day non vanno troppo per il sottile, cercando il riff assassino, quel drive essenziale che si addice al migliore rock'n'roll americano da strada, nonostante lo abbiate sentito mille volte.

Jon Dee Graham dalla sua parte ha una vocalità che non passa inosservata, potrebbe addirittura dare fastidio a chi cerca qualche bella maniera in più, per gli altri invece saprà infondere disperazione e forza alle varie Burning Off the Cane, I Said e Best, tentatvi nemmenno tanto celati di fare i conti con la propria vita un po' sbandata. Di tanto in tanto il lupo mannaro che si annida in lui lo trascina verso il tormento del blues (la fatalista God's Gonna Give You What You Need) o tra i sibili del deserto in La La (La-La-La), la più cupa e sinistra fra le nuove composizioni, ma senza per questo perdere la fiducia (I Will Be Happy Again). It's Not As Bad As It Looks non possiede quel fascino da terra di confine di altri lavori di Jon Dee Graham, ha modi rudi e sbrigativi, chitarre sferzanti e rock da tra accordi, ma resta una schietta dimostrazione di vitalità.
(Fabio Cerbone)

www.jondeegraham.com
www.myspace.com/jondeegraham



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