Giant Sand
Cover Magazine
Thrill Jockey
2002


1/2

Frenare la creatività dei Giant Sand? Assolutamente no. La premiata ditta Gelb-Calexico non si astiene dalla ricerca di nuove sonorità e dalla necessità di offrire ai propri fans lavori nuovi e piacevolmente interessanti. Chore Of Enchantment (2000) e l'ennesimo progetto parallelo degli OP8 (che vedeva la presenza di Lisa Germano) sono un lontano ricordo: ecco l'altra faccia del sound di Tucson. La definizione di album Alternative Country-Rock sta stretta a Cover Magazine, visto che, oltre alla reinterpretazione quasi fedele, ma sempre con un pizzico di genialità, di pezzi come I'm Leaving Now (di Johnny Cash) e Out On The Weekend (di Neil Young), i Giant Sand si avvalgono della presenza di una certa PJ Harvey per Johnny Hit And Run Pauline (degli X) e della tromba jazz di Noah Thomas per Iron Man. Classici come Wayfaring Stranger (oltre a quelli già citati) si alternano alle complete rivisitazioni di brani dal sound attuale, come il medley Human/Lovely Head dei Goldfrapp. La Plants And Rags della Harvey viene riletta in chiave blues, mentre il classico di Cave, Red Right Hand, ha sonorità desertiche (quindi meno bibliche dell'originale) ed il cantato distorto da effetti decisamente innovativi per la band dell'Arizona. In Blue Marble Girl (composta dallo stesso Howe Gelb) sembra di sentire Young e i suoi Crazy Horse in una delle loro solite cavalcate elettriche. E che dire della rumba di The Beat Goes On? (eseguita ben due volte). Con la collaborazione della Thrill Jockey di Chicago, una label che lascia la piena libertà ai propri artisti, la missione dei nostri è sicuramente l'allargamento delle frontiere sonore e dare un colpo di coda, almeno temporaneo, alle tradizioni di una parte d'America. Cover Magazine è un album che non può permettersi di passare inosservato.
(Carlo Lancini)

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