Deadnecks
What Was I Thinkin'?
Klow/IRD 2002




Un vero e proprio collettivo musicale questi Deadnecks, gioiosa country-rock band del Kentucky che si è guadagnata un ristretto seguito di estimatori nell'arco di due lavori per la minuscola Klow records. Sono in dodici e riescono mirabilmente a non pestarsi i piedi, dosando ogni singola nota in un sound limpido e fuori moda. A tenere le fila c'è Skip Bethume, voce e chitarra acustica, affiancato dalla figura atipica di Karl Richards, membro "virtuale" della band, che collabora solo alla stesura dei testi, bozzetti di vita rurale nella depressa provincia americana. L'esordio con Tornados and Trailers era stato una sorta di piccolo cult anche dalle nostre parti, per via di quella miscela cristallina di border songs e country da bivacco ed il nuovo What Was I Thinkin'? non fa che ribadire le coordinate della loro proposta musicale. Nonostante le origini geografiche, si respira forte aria di Texas, tequila e senoritas, schietta honky-tonk music e rock'n'roll danzereccio (la stessa title-track che apre baldanzosa il disco). Non rappresentano indubbiamente il volto più progressista e innovativo del mondo delle radici, ma possiedeno melodie e chitarre che ti scorrono accanto con una freschezza invidiabile. Ritmiche sbuffanti, sovrapposizione tra elettrico ed acustico (con dobro, violino e accordion), canzoni disarmanti nella loro semplicità che passano in rassegna country-rock godereccio (Two Kinds of Highways, Too Close to The Flame) ballate da grande fuga (Rollin' On, I Don't Think So) e orrizzonti messicani (Anchor Bar, Sweet Roxanna, Broke Down) Verrebbe da chiedersi se la musica dei Deadnecks sia classificabile come alternative-country o magari Americana: un dilemma irrisolvibile e che dimostra ulteriormente il peso ingombrante di queste etichette. E' solamente american roots music della migliore specie: quella che non inventa nulla, ma lascia un buon sapore in bocca
(Fabio Cerbone)

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