Cracker
Forever
S4 2002

1/2

Eclettici e non allineati David Lowery e Johnny Hickman lo sono sempre stati. Forever è il quinto episodio di una carriera costantemente messa in gioco, all'indomani di una doppia raccolta, Garage d'Or, che sanciva idealmente la chiusura della prima parte della loro carriera; ma il nuovo corso resta purtroppo parzialmente irrisolto. Rimpiazzare quell'ignorato capolavoro che è stato Gentleman's Blues era compito arduo, se non impossibile, tanto mirabilmente erano riusciti a ridare dignità a quella forma di mainstream rock nobile che aveva ed ha tutt'ora in Tom Petty e John Mellencamp i suoi eroi. Forever staziona a metà strada tra lo sperimentalismo sconclusionato di Golden Age (il loro disco più controverso del '96) e qualche caposaldo ereditato dal passato. Una solida partenza con Brides od neptune e Shine, limpide pop-rock songs nello stile che ce li ha rivelati, persino una rasoiata elettrica quale Guarded by monkeys, che recupera i loro trascorsi punk, ma poi si allungano minacciose le ombre. La parte centrale cala in tensione e si avventura in pasticci inauditi: è il caso delle deviazioni funky- hip hop di What you're missing, di una innocente e quanto mai vacua canzoncina quale Ain't that strange, per non dire della delirante Superfan, in cui Hickman si avventura in una sorta di disco-rock psichedelico indegno del nome della band. A poco serve in questo caso la produzione dell'amico Mark Linknous (Sparklehorse), da cui francamente ci si potevano attendere risvolti modernisti più sensati. La classe non è acqua, si è soliti affermare, ed il finale recupera i punti persi per strada: il merito risiede tutto negli influssi soul di una splendida ballata dal titolo Sweet Magdalena (e qui si che i Craker fanno il loro mestiere!), nell'accattivante e lucido sound pop-rock della stessa Forever e di Merry Christmas Emily, ed infine nelle contorsioni chitarristiche di One fine day, dove Hickman dimostra ancora una volta di essere un chitarista di prima classe. Aspettiamo fiduciosi un assestamento di rotta, perchè una band come i Cracker fa bene al rock'n'roll americano come poche altre.

www.crackersoul.com