Eric Hisaw
Never Could Walk the Line
Dusty rec.
2002




Un altro songwriter da Austin? Ebbene si, la lista continua ad allungarsi e sembra non conoscere declino. Eric Hisaw, a dire il vero, è originario del New Mexico, ma resta un dettaglio secondario, visto che la sua carriera di autore e musicista si è sviluppata in Texas, prima come chitarrista nei Blue Diamond Shine, quindi come solista e recentemente anche in veste di produttore. Never Could Walk the Line è il secondo episodio della serie e ci svela un onesto gregario di provincia alle prese con la classica ricetta di country rurale e rock'n'roll. Al disco partecipano apprezzati musicisti della scena locale, tra cui vale la pena ricordare Lisa Mednick all'accordion e Jud Newcomb (ex Loose Diamonds) alle chitarre, che certamente contribuiscono non poco alla riuscita di un disco altrimenti destinato a perdersi nel gran mucchio della concorrenza. Eric da par suo riesce a mettere in gioco un songwriting non così comune, qualche attenzione particolare per storie di emarginazione (Garage Sale) ed un pizzico di poesia spicciola. L'iniziale Maybe the Devil racchiude bene tutto il suo universo musicale, che ruota attorno ad un pigro ed asciutto country-rock di maniera (Something Good to Say, Never Could Walk the Line) le luci della città in lontananza, la polvere del deserto sugli stivali, il confine col Messico a poche miglia di distanza. Ligio agli insegnamenti dei maestri, Hisaw svela agganci con lo Steve Earle degli esordi in First Time Again, si diverte un mondo nel country-blues elettrificato di Ramblin' Blues e chiude con un'impennata rock'n'roll (Under the Moonlight) degna del milgior Joe Ely. Derivativo, ma con un'anima.
(Davide Albini)

www.dustyrecords.se
www.river-bottom.com/hisaw