Howie Beck
Hollow
Future Farmer 2002


1/2


Con la pazienza dovuta alle cose preziose, i pastorali bozzetti folk-rock di Howie Beck si sono fatti largo a fatica tra le maglie del mercato: citato come una delle rivelazioni più interessanti del 2000 dalla stampa canadese, votato tra i migliori debutti del 2001 dalla rivista inglese Uncut, Hollow trova finalmente una distribuzione più consona negli States grazie all'intraprendente Future Farmer. Ci vuole poco per convincersi della nascita assai informale di queste canzoni, registrate nella più totale solitudine: teatro della sua tormentata vena compositiva è stato infatti il piccolo appartamento di Toronto dove Howie vive. Negli undici episodi scorre quello stesso malinconico, notturno abbandono che comunemente è stato segno distintivo di personaggi quali Nick Drake (inevitabile punto di riferimento in certe situazioni) o Neil Young. Le loro ombre ricorrono spesso nelle pieghe di un disco suonato, nella maggioranza dei casi, in punta di piedi, anche quando una timida vena rock si affaccia in Servers You Right (forse il personale masterpiece di Howie Beck) o nella più sciolta melodia pop di What You found. D'altra parte sono i momenti meno indicati per delineare un ritratto sonoro di Howie Beck, che in realtà ripiega volontariamente sulle flebili note acustiche di Maybe I Belong (splendida la slide che attraversa tutto il brano), I Won't Be Sorry o Wanted Man, e spesso si mette in gioco tentando un accordo tra le sue radici folk ed una forte propensione alle "smancerie" pop (una Baby Plays Around Me che sembra uscita dai migliori archivi di Simon & Garfunkel), a tratti fin troppo indulgenti e ridondanti (The Chance Is Gone, Scarecrow Down). Risolto il conflitto, potrebbe presto arrivare ad una piena maturazione
(Fabio Cerbone)

www.howiebeck.com