Johnny Irion
Unity Lodge
Yep Rock 2002

1/2

Pubblicato più di un anno fa a livello indipendente, Unity Lodge si è guadagnato sul campo la credenziali per una promozione nella scuderia Yep Roc, godendo finalmente di una distribuzione più consona al talento del personaggio. Si, perchè il giovane Johnny Irion, pur non avendo i numeri del fuoriclasse, mette sulla bilancia dieci canzoni che sono un piccolo riassunto dell'epoca d'oro del country-rock, un atto d'amore sconfinato per i suoni "cosmici" di Gram Parsons, gli Stones rurali di Dead Flowers e il Neil Young più bucolico. Insomma, un piacevole ripasso della gioventù roots americana: oggi lo chiamiamo, a seconda delle circostanze, alternative-country o Americana, nella sostanza resta un insieme di ballate impolverate (Stationary Woman), dove il passo country della campagna si elettrifica a dovere e si ravviva con un soffio di armonica (Pilot Light), creando paesaggi desertici e viaggi on the road. Molte di questi brani mettono infatti al centro il tema dello spostamento connesso all'amore (il frizzante honky-tonk di Dc Niner, la corale Think Tank o Trackers Tan), cercando sempre un corretto bilanciamento tra acustico (con inserimenti di mandolino, dobro e banjo) ed elettrico. Irion non è un novellino, ha debuttato giovanissimo nei Queen Sarah Saturday, ha collaborato con la rock band Dillon Fence ed ha girato mezza America in trio acustico con Sarah Lee Guthrie (la figlia del famoso Arlo, qui presente alle backing vocals): queste esperienze hanno forgiato il carattere forte di Unity Lodge, un debutto coi fiocchi, che dispenserà un sapore antico a coloro che non si sono dimenticati quella stagione gloriosa del rock californiano. La voce è dolce e fragile quanto uno Young d'annata ed in alcuni punti la somiglianza si fa imbarazzante (l'elettrica Frontage Road è puro Crazy Horse sound), ma le canzoni sono asciutte e reggono il confronto fino alla fine, senza inutili orpelli.
(Fabio Cerbone)

www.johnnyirion.com