Marlee MacLeod
Like Hollywood
Catamount
2002


1/2


Una delle più belle novità del 2002. Sono rimasto folgorato al primo ascolto: lei è una songwriter chitarrista di Minneapolis che di nome fa Marlee Mc Leod, e il suo album (già il quinto) si intitola Like Hollywood, una perfetta miscela di rock'n roll, pop e country dosati al punto giusto, denotando quindi una grande capacità di allargare i propri orizzonti che, uniti ad un ottima qualità compositiva (Marlee firma tutti i pezzi) e ad una voce forte e chiara le permettono di passare da ballad sognanti come Horizon a brani dove è impossibile tenere fermi i piedi o seguire il tempo con quello che si ha per le mani. Sentite per esempio Flying Time, In the Beetween o Regretefully. Non mancano certo brani dove è il country, ma quello con la c maiuscola a predominare, come Down Your River e Bon Voyage, canzoni che potrebbero far parte tranquillamente del repertorio di Lucinda Williams o di Mary Gauthier senza assolutamente stonare. Marlee inoltre suona tutte le chitarre, sia elettriche che acustiche e se la cava decisamente bene anche con banjo e mandolino, accompagnata da colui che insieme alla nostra ha curato la regia del disco, John Fields, già produttore per Semisonic e Evan and Jaron, e se questi nomi vi fanno storcere un po' il naso non preoccupatevi e abbiate fede, sono della partita anche Billy Thommes, batterista di Johnny Lang, Eric Heiwood (già collaboratore di Son Volt e Richard Buckner) alla pedal steel, Jessy Green (ex Jayhawks) e Ken Chastains, tutti al servizio di questa ottima cantautrice, che entra di diritto a far parte delle teste di serie per gli anni a venire. Del resto un album come Like Hollywood non si fa per caso e sono sicuro che di lei sentiremo parlare a lungo.
(Ruggero Marinello)

www.marleemacleod.com