Gurf Morlix
Fishin' In The Muddy
Catamaunt
2002




Si è preso tutto il tempo dovuto Gurf Morlix prima di avviare una incerta carriera solista: dalle parti di Austin è una piccola leggenda, produttore aprezzato nel circuito roots e chitarrista dal tocco raffinato e riconoscibilissimo, al fianco di Lucinda Williams, Ray Wilie Hubbard, Tom Russell e molti altri. Fishin' In The Muddy lascia tuttavia l'impressione di un passatempo nelle sue numerose attività, come se non fosse del tutto convinto di spiccare il volo, e vista l'età non più giovanissima, ne avrebbe tutto il diritto. Questo nonostante la qualità medio-alta del materiale qui raccolto: Gurf Morlix non possiede certo una voce da fuoriclasse, incerta e un poco monotona, è il suo tallone d'Achille, ma riesce a sopperire alle magagne con gusto e sobrietà negli arrangiamenti. L'intruglio di radici country-blues debitamente elettrificate, con una chitarra gracchiante e twangy sullo sfondo, è il suo marchio di fabbrica: non cerca il gesto plateale e il solismo, gioca sui chiaroscuri, su pigri fraseggi alla J.J. Cale (da sentire la somiglianza in I'm hungry and I'm cold), creando un affascinante roots-rock da tramonto texano. Quando ribolle la temperatura, spunta un rock'n'roll paludoso dalle sfumature bluesy (la stessa title track, Big eye, Your picture), fin quasi southern nel finale di Let the rhythm rule, che richiama un altro outsider e chitarrista d'eccellenza come Bo Ramsey. Torn in Two e How to be sono ballate che hanno il respiro dei grandi spazi della frontiera, spezzano la tensione e provano a inseguire la poesia di Tom Russell. Accanto a Morlix, unico autore e produttore di se stesso, pochi fidati compagni, l'hammond di Ian McLagan (ex Small faces ed ora con Billy Bragg) e la batteria di Rick Richards. Tutto fatto in casa, tutto decisamente genuino.
(Fabio Cerbone)

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