Neko Case
Black Listed
Matador/ Bloodshot 2002




Neko Case
rafforza il sodalizio artistico con Joey Burns e John Convertino dei Calexico, e, pur senza stravolgere le proprie radici country ed old-time, allestisce un disco dagli umori più cupi e malinconici rispetto alla sua precedente produzione. Black Listed, oltre alla presenza costante di questi ultimi, vede affiancarsi una lunga lista di ospiti, tra cui è doveroso segnalare Howe Gelb al piano, Dallas Good dei Sadies alle chitarre e il fedele Jon Rauhouse al bajo e pedal steel. Le tracce lasciate sul terreno da questi musicisti sono inconfondibili, ispirando una raccolta di ammalianti ballate notturne, sensuali e disperate al tempo stesso, un country-rock solitario e desertico, che spesso cede al fascino di arrangiamenti poco convenzionali per il genere trattato. Merito da assegnare principalmente alla splendida voce di Neko Case, capace di inerpicarsi su vette espressive da autentica interprete soul e tentando più di una volta di sconfinare in territori jazz, passando con una facilità impressionante da delicati sussurri a scoppi improvvisi di passione. Si passa dalle fosche ombre old-time di Things That Scare Me, murder ballad condotta per mano dal banjo di Jon Rauhouse al soul fragoroso di Runnin' Out of Fools (un classico dal repertorio di Aretha Franklin), dal più robusto suono rurale di Stinging Velvet e I Missed The Point alle melodie celestiali di Deep Red Bells fino agli oscuri riverberi di Tightly e Look For Me (I'll Be Around), crepuscolari ballate che ci accompagnano verso il maestoso finale di Ghost Writing. Neko Case è la nuova affascinante dama nera dell'alternative-country.
(Fabio Cerbone)

www.nekocase.com