Old Joe Clarks
November
Trocadero 2002

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Come si è soliti dire in questi casi, il titolo riesce a spiegare più di molte parole: November, terzo lavoro degli Old Joe Clarks, prosegue sulla linea tracciata in passato, un affresco di malinconiche ballate rurali, spruzzate di radici country e folk, che avvolgono l'ascoltatore in un'atmosfera uggiosa e autunnale. Spesso inseriti di diritto nella corrente più depressa e oscura del movimento Americana, nonostante l'approccio non fosse sempre accumunabile alle realtà di genere, gli Old Joe Clarks sono una formazione eterogenea formatasi a San Francisco verso la metà degli anni novanta, ed ora in pianta stabile a Portland, Oregon, che ha visto crescere nel corso degli anni i suoi elementi, fino a comprendere gli attuali sei musicisti. La presenza di una forte personalità all'interno della band, da ricercare nel songwriting poetico di Mike Coykendall, ha sempre fornito un'impronta particolare alla loro musica, combattuta tra le torbide atmosfere di un country rurale, sulla linea tracciata da gruppi quali gli Handsome Family (Got Nothing ne è un esempio brillante), e le parentesi folk-rock tipiche di un cantautore cresciuto con i suoni "impolverati" degli anni settanta. Arragiamenti limpidissimi, per canzoni dalla struttura solo apparentemente scarna eppure affascinanti: dalla splendida apertura folkie di Outward & Beyond alla struggente nostalgia che assale Counting Sheep e Faithful, dal passo rurale di Haven't Got Forever, cowboy song di grande fascino, alla dolcezza impalpabile di Only So Long, è un lungo rilassato tragitto, interrotto solo dai ritmi country-rock più accesi di Wasted Star e The Bright Side. November segnala gli Old Joe Clarks nuovamente come una delle realtà più consistenti e nello stesso tempo ingnorate del suono provinciale.
(Fabio Cerbone)

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