Autori Vari
Happy Birthday Buck
Texas Round-Up 2002

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Miglior modo per festeggiare un compleanno non poteva esserci: il protagonista è una delle figure cardine dell'evoluzione della country music durante gli anni sessanta, Buck Owens, esponente di primo piano di quello che passerà alla storia come il sound di Bakersfield, California. L'unione di tradizione, melodie cristalline ed una versione elettrica delle radici honky-tonk, vicina alla nuova sensibilità rock del momento, sarà il suo marchio di fabbrica, ispirazione per moltissimi musicisti, non solo di estrazione country (un esempio su tutti i Beatles). Happy Birthday Buck: a Texas Salute to Buck Owens nasce in un'occasione un po' speciale: sono infatti dieci anni che Casper Rawls e Tom Lewis, due apprezzati musicisti dell'area di Austin, hanno dato vita al Buck Owens Birthday Party. A partire dal 1992 e con regolarità assoluta, ogni 12 agosto (giorno appunto del compleanno di Buck) al Continental Club della città texana si riuniscono numerosi artisti locali per omaggiare il maestro, ciascuno interpretando tre o quattro brani a testa e contando sul supporto di una vera e propria house-band, ispirata agli stessi mitici Buckaroos. La manifestazione è cresciuta a vista d'occhio di anno in anno, radunando decine di nomi e prolungandosi fino a notte fonda. Sembrava dunque giusto sancire questo successo con un tributo di bella fattura, che mette in fila ben ventidue interpretazioni di classici del repertorio di Owens, che vanno a coprire gran parte della sua lunga carriera. Impossibile elencare tutti i partecipanti: tra le presenze più rilevanti segnaliamo Derailers, Rodney Crowell, Rosie Flores, Jim Lauderdale, Flaco Jimenez, Rick Trevino e molti altri volti minori o emergenti, ma non per questo meno validi. Va detto che la maggior parte sono ovviamente personaggi della scena country e roots texana, e che quasi tutti hanno partecipato almeno una volta alle serata in questione. Le registrazioni sono nella quasi totalità inedite ed effettuate in studio, con la piacevole eccezione della chiusura di Love's Gonna Live Here, testimonianza live dello stesso Buck Owens al Continetal Club nel 1995.
(Fabio Cerbone)

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