Kevin Trainor
mmmmmmm
Club de Musique
2002

1/2


Cosa vi aspettereste da chi intitola il suo nuovo disco mmmmmmm? La voglia di mettersi in gioco non manca di certo a Kevin Trainor, un personaggio decisamente strampalato (in fondo basterebbe sentire il testo "intenso" di Baby come on in chiusura di disco...) ed assolutamente libero di scorazzare nei generi che più lo aggradano, così come hanno confermato gli show al fianco di Jono Manson nel recente tour italiano. Chitarrista versatile, agile nello spaziare tra radici country e blues, con l'aggiunta di una grinta rock'n'roll non comune, Kevin si è rivelato un onesto "operaio" del rock periferico americano, gregario di lusso al fianco del ben più blasonato collega. Indubbiamente inferiore per spessore interpretativo e capacità di songwriting rispetto al fuoriclasse Jono Manson, la differenza di caratura è da ricercare in primo luogo nell'espressione vocale, sicuramente un poco anonima, anche se sullo schietto contenuto roots-rock di mmmmmmm non si discute. Secondo lavoro pubblicato dall'italiana Club de Musique, si segnala per un netto salto di qualità produttivo (lo stesso Jono Manson al banco di regia), una cura dei dettagli meglio centrata e canzoni mediamente gradevoli che scivolano via con estrema semplicità. La ricetta, sia ben chiaro, è sempre la stessa: Kevin non si decide a prendere una strada precisa, e questo potrà, a seconda dei gusti, fare più o meno piacere. Lui nel frattempo gioca con le mille facce del rock'n'roll: alza il tiro in Stuck on you, insegue ritmiche funky in Just like you e Sweet Thing, si abbandona a qualche godereccia honky-tonk song come in Don't think it over e Miss right now e riesce pure ad infilare un piccolo gioiello di equilibri funky-soul-rock in Fighting in the name of love (sarà un caso che il brano è firmato anche da Jono Manson?).

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