Utah Carol
Comfort For The Traveler
Stomping Ground
2001

1/2

Una leggiadra commistione tra raffinate melodie pop, quasi easy listening e suggestioni folk si impossessa di queste canzoni: eteree, fluttuanti e quanto mai personali, ci fanno scoprire una formazione assolutamente originale del panorama indie americano.
Grant Birkenbeuel e JinJa Davis rappresentano la delicata anima musicale dietro cui si cela l'affascinante creatura degli Utah Carol, duo di Chicago formatosi nel 1997, che pubblica il suo secondo ammaliante episodio, dal titolo Confort For The Traveler. Potremmo  considerarli, in una sorta di azzardato raffronto, la possibile  trasfigurazione pop degli Handsome Family. Le similitudini si fermano alla presenza di una coppia di autori, uno maschile ed uno femminile, ed alla naturale inclinazione verso strutture melodiche scarne, quasi elementari. Difficile però inoltrarsi in altri accostamenti: il background degli Utah Carol sembra possedere sfaccettature troppo complesse per essere rinchiuso negli schemi rodati del movimento roots, nonostante ripetute inflessioni country (When we're apart o Promised land, per esempio). Innanzi tutto per la qualità degli arrangiamenti, ricercati e nello stesso tempo sorprendenti nelle loro semplicità, che dispiegano la classica strumentazione folk su un tappeto di organi, sintetizzatori, fiati, flauti, clarinetti ed altre trovate orchestrali. Su questo terreno sbocciano i loro bozzetti folk-pop, donando al disco la stoffa di un prodotto di classe superiore, per nulla accostabile all'approssimazione di un lavoro autoprodotto. Per capire fino in fondo i loro fantastici paesaggi musicali occorrono ascolti intrasigenti e molta pazienza: coinvolgenti ma per nulla banali, le dolciastre armonie di Airplanes, Silver space rocket e del delizioso singolo Angel (il cd contiene anche una traccia video della suddetta canzone) chiedono di essere apprezzate con moderazione.

www.utahcarol.com

Utah Carol
Wonderwheel
Utah Carol
1999


Il primo episodio della famiglia Utah Carol contiene già tutti gli ingredienti principali della loro ricetta musicale. Meno sperimentale ed ambizioso rispetto all'ottimo Comfort For The Traveler, Wonderwheel deve scontare una vena compositiva non ancora rivelatasi al meglio delle sue potenzialità, nonostante il disco si sia guadagnato gli onori della cronaca, inserito come album Americana del mese dal prestigioso Mojo nel 1999 ed una assidua programmazuione nel circuito delle college radio. Più radicale e meno sfacciatamente pop, Wonderwheel mette in mostra il lato folkie del duo di Chicago, spezzando spesso un sound fin troppo monotono con alcuni strumentali d'atmosfera.