inserito 02/04/2011

T Model Ford and GravelRoad
Taledragger
[Alive 2011]



Il documentario Deep Blues: A Musical Pilgrimage To The Crossroads del '91 è stato basilare per la riscoperta del blues profondo del Delta del Mississippi, mostrando la vitalità del country blues attraverso protagonisti all'epoca sconosciuti, musicisti attivi da anni senza avere registrato nulla, ma ben noti nei pochi juke joints sopravvissuti. Lo scrittore e giornalista Robert Palmer, che aveva già scritto un libro sull'argomento con lo stesso titolo, è stato la guida del documentario e lo scopritore di numerosi artisti che hanno successivamente pubblicato per la Fat Possum, tra i quali Junior Kimbrough, R.L. Burnside e Roosvelt Barnes. Anche T-Model Ford fa parte di questo gruppo di bluesmen scoperti negli anni novanta in età avanzata. James Lewis Carter Ford è nato tra il 1920 ed il 1925 a Forest nel Mississippi; ha lavorato nei campi, in una segheria e poi come camionista ed ha avuto vari problemi con la legge (il principale una condanna a dieci anni per omicidio in una rissa poi ridotta). Ha registrato il suo primo disco nel '97 e per anni ha girato nella zona del Delta accompagnato unicamente dall'amico batterista Spam.

Dopo cinque dischi per la Fat Possum l'anno scorso è passato alla Alive, pubblicando l'acustico The Ladies Man seguito da Taledragger, un ruvido disco elettrico molto interessante nel quale è accompagnato dai Gravelroad, la band che spesso lo segue in tour, un trio di Seattle cresciuto con il grunge che definisce la propria musica psychedelta blues. In effetti il blues ripetitivo ed ipnotico di Ford, basato su una ritmica preponderante ed essenziale, si accompagna molto bene con il suono grezzo dei ragazzi e degli altri ospiti funzionali alla riuscita del disco: il polistrumentista Brian Olive, giovane mente dei Greenhornes che interviene alle tastiere ed al sax, Mike Weinel alla slide e Matthew Smith alla chitarra ed al basso.

Basta asoltare l'opener Same Old Train per capire l'atmosfera del disco. E' un boogie ipnotico e ripetitivo che ricalca le note del classico Mistery Train, nel quale tuttavia si inseriscono interessanti variazioni: il piano di Olive e l'aspra chitarra di Stevan Zillioux protagonista di un assolo brillante nella sua essenzialità. Comin' Back Home è sostanzialmente un rifacimento di Smokestack Lightning, ma l'inserimento del sax conferisce al brano una nota di diversità. Non male la versione di How Many More Years di Howlin' Wolf (uno dei bluesmen di riferimento di Ford), con la batteria in controtempo ed un sapore psichedelico. L'ipnotica Someone's Knocking On My Door e I Worn My Body For So Long riprendono nei testi il tema della morte (e ci fanno ricordare che ormai Ford è uno dei pochi bluesmen originali ancora in vita), mentre Big Legged Woman ha una slide incisiva che richiama il suono dei primi ZZ Top. Il dischetto è chiuso dalla gloriosa Little Red Rooster, interpretata alla grande da Ford con la sua voce grezza ed ispida.

Un disco di blues come se ne sentono pochi in questo periodo, lontano dal suono pulito e melodico più popolare; se poi pensiamo che è stato inciso da un musicista novantenne o quasi...allora dobbiamo veramente inchinarci di fronte a T-Model Ford ed alla sua band.
(Paolo Baiotti)

www.myspace.com/tmodelford
www.alive-totalenergy.com


   


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