The Stray Birds
The Stray Birds
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Stray Birds
2013]

www.thestraybirds.com
www.cdbaby.com/cd/thestraybirds1

File Under: folk, mountain music, old time

di Emilio Mera (10/05/2013)

Nonostante la "download generation" sia fortemente in crescita un cd con una bella copertina è ancora oggi in grado di attirare non solo l'attenzione del recensore, ma anche quella di qualche acquirente. Accade così osservando la cover dell'esordio degli Stray Birds, una piccola gemma in un mercato sempre più affollato di uscite da parte di band dal suono molto simile tra loro. Ancora una volta dal bel mezzo del nulla (dalla contea di Lancaster Pennsylvania) dell'heartland americano escono allo scoperto gli Stray Birds: tre giovani belli, ribelli e resoluti; con in mano un banjo, un violino e un basso, ovvero l'essenziale per suonare del sano e autentico bluegrass. Scoperti per caso grazie al grande apprezzamento mostrato da NPR (che li ha inseriti a sorpresa nella Top 10 dell' Americana e Folk album del 2012) Oliver Craven (banjo e voce), Maya DeVitry (fiddle e voce) e Charles Muench sembrano aver ottenuto un certo successo grazie al singolo Dream In Blue, trasmesso da molte radio del Sud, e grazie a buone recensioni di critici musicali.

Conosciutosi alle medie e persi di vista dopo anni sabbatici, spesi in viaggi intorno al mondo, i tre compagni si sono ancora una volta ritrovati dopo il college registrando nel 2010 il loro Ep d'esordio intitolato Borderland. La loro musica è puro folk tradizionale acustico e intimo, capace dopo vari ascolti di farti volare e aprirti il cuore grazie ad una musica senza tempo, con un sound solido che non ha bisogno di ulteriori abbellimenti o sovra incisioni e che prende spunto dalle old time ballads del passato, dal bluegrass degli Stanley Brothers o degli Osborne Brothers, dal primo folk dei Weavers e di Peter Paul and Mary. Insieme ai Milk Carton Kids, agli Steel Wheel, ai Dawes, ai Spirit Family Reunion e ai campioni d'incasso Fleet Foxes, gli Stray Birds sono da inserire tra le giovani band del nuovo "circuito folk acustico" che sta sempre più annoverando nuovi fans e nuove band. L'album contiene azzeccate armonie vocali che giocano sulla voce salata e intensa di Maya, capace di catturarti al primo ascolto e da quella più decisa di Oliver, cucite con autentiche armonie acustiche tanto da potervi ascoltare rane e cavallette e altri rumori della natura.

Le dieci composizioni sono state scritte e cantate, democraticamente (cinque a testa) da Maya e Oliver a cominciare dalla sognante Dream in Blue, in grado di farti respirare aria pura grazie alla voce di Maya che ricorda quella incantevole di Buffy Sainte Marie. 25 To Life è puro outlaw bluegrass corale: molto riuscita, racconta come brutte amicizie possano portare a rubare, sparare e infine andare in prigione. In Railroadman si rivivono le stesse forti emozioni che si hanno ascoltando Gillian Welch e David Rawlings grazie ai vocalizzi e al picking dei tre amici. Heavy Hands è una old time ballad intima e melanconica scritta e cantata da Oliver, mentre No Part Of Nothin è un divertente country waltz con riferimenti al gioco d'azzardo, al bere e al svegliarsi con un occhio nero in un' infermeria dell'ambulatorio locale capace di alzare il ritmo del disco. Wildflower Honey è divinamente cantata da Maya, mentre My Brother' Hill è pura mountain music carica di feeling con il fiddle in primo piano. Il successivo medley Give that Wildman a Knife/Waitin on Hannah paga pegno alla musica irlandese d'inizio secolo; Just Sayin è puro swing con un bel fiddle mentre la finale Wind & Rain dimostra come per fare buona musica sia sufficiente disporre di una bella voce, di un basso e di un banjo. Chiamatela pure musica da montanari, appalachiana o bluegrass, pur sempre musica di qualità rimane.



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