Un
atto celebrativo più che un vero e proprio prodotto discografico, A Little
Something More From capitalizza il successo immediato (e parecchio inatteso)
di Nathaniel Rateliff e dei suoi Night Sweats, invenzione che sulle ali
di un rinnovato e bollente rhytm'n'blues di vecchia scuola ha sbaragliato la concorrenza
nel 2015. Un'autentica rivelazione quella del barbuto songwriter di Denver, partito
qualche anno fa con altre intenzioni e caduto in ginocchio, in totale ossequio
per il mito della Stax, dei Muscle Shoals e di tutta quella "sweet soul music"
che inondò le onde radio alla metà degli anni sessanta. Più di seicentomila le
copie vendute dall'omonimo
esordio, un anno e mezzo vissuto intensamente dalla band fra tour mondiali,
apparizioni televisive e una chiusura trionfale alla Red Rocks Arena in Colorado,
dove il sold out era quasi un dato scontato.
A sostenere il recente calendario
di concerti europei, con una coda autunnale che nelle scorse settimane e per tutto
novembre si guarderà bene dal toccare l'Italia (sob), A Little Something More
From è un sostanzioso ep di otto brani che raccatta spunti dalle sessioni del
precedente lavoro, vi aggiunge un singolo nuovo di zecca, Out
on the Weekend, e infarcisce con una versione dal vivo, guarda caso
al "Stax Museum of American Soul Music", della già nota Wasting Time. Dunque
l'impressione è che so tratti di una sorta di omaggio per fan, studiato
ad hoc per sostenere il tour, e sul quale si potrebbe anche soprassedere, non
fosse altro che l'interpretazione, il pathos e la malizia che i Night Sweats
e il loro leader imprimono a queste incisioni non passano inosservate. E nella
durata contenuta la musica di Nathaniel Rateliff si fa persino più accattivante,
dritta al punto: il suo caracollare fra soul rock dalle vibrazioni sixties, insieme
al grasso colare della sezione ritmica e al brillante trasporto della sezione
fiati chiarisce i termini di questa musica, gioiosa e trascinante dalle note di
Parlor e I Did It, bella coppia di
"scarti" collocata in apertura.
Poi arriva l'annunciata Out On the
Weekend ed è subito r&b che danza sui ricordi del passato, senza apparire
troppo anacronistico: furba e irresistibile al tempo stesso, piace tanto da venire
riproposta in un secondo adattamento nel finale, dal titolo Late Night Party,
più rallentato e moderno nel sound. Esattamente nel mezzo, come anticipato, una
versione elettrica di Wasting Time, che parte
come The Band e atterra a Muscle Shoals, se possibile più convicente rispetto
alla lettura di studio, a dimostrazione che sul palco The Night Sweats sembrano
avere una marcia in più. Le sorprese non sono finite e a questo punto, se avete
ceduto volentieri alle lusinghe dell'album dello scorso anno, A Little Something
More From sarà un ideale compendio: What I Need
è ancora parossismo soul allo stato puro, un po' scaltro e un po' passionale,
How To Make Friends una ballata sorniona che si culla su memorie da favolosi
anni sessanta, ma il vero imprevisto si intitola Just
to Talk With You, ritorno alle radici con una slide acustica e un'aria
pigra da vecchio sud.