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2009: I 50 dischi di RootsHighway
posizioni 20-11

20

Son Volt

American Central Dust
(Rounder)
"...A tratti entusiasmante (la lipidezza di No Turning Back e Jukebox of Steel, quintessenza di cosa si intenda per alternative country), altre epico e letterario, altre ancora più ambiguo e austero, il nuovo (ri)corso dei Son Volt racconta semplicemente di un gruppo, nonostante tutto, ancora vivo"

19

Jason Isbell & The 400 Unit

Jason Isbell & The 400 Unit
(Lightnin Rod)
"...un rock potente ed epico che sa volgere però lo sguardo nella direzione di un'elegante ballata soul, combinando insieme le chitarre ruggenti del southern rock con l'arte del songwriting di autentici outsider del luogo"

18

Luther Dickinson and the Sons of Mudboy

Onward and Upward
(Memphis Int'L/Merless)
"...Luther Dickinson e i Sons Of Mudboy suonano spartani, sbilenchi, sofferti. A parte la catarsi personale, evocata anche nelle scarne note di copertina, i brani di Onward And Upward lasciano trapelare un senso di mistica incertezza"

17

Gov't Mule

By a Thread
(Provogue)
"...si viene catapultati in una specie di macchina del tempo che si fa un frullato postmoderno dell'intero Stg. Pepper (a proposito di ricorrenze) e tira fuori una canzone maestosa e inarrivabile, World Wake Up, che se l'avessero fatta gli Smashing Pumpkins dieci anni fa sarebbe venuto giù il mondo"

16

Mumford & Sons

Sigh No More
(Coop Music/V2)
"....La sintesi attuata da Marcus Mumford, Country Winston, Ben Lovett e Ted Dwane richiama naturalmente questo universo di estasi e armonia, dove la West Coast di un tempo incontra il pop e le radici più antiche della folk music, ma allo stesso tempo rivendica senz'altro un carattere già molto indipendente"

15

Levon Helm

Electric Dirt
(Vanguard)
"....Nell'estate del 2009 l'uscita di Electric Dirt conferma che questo gigante che non arriva al metro e settanta è in forma come non gli capitava da quella sera del novembre del '76 in cui calò la scritta The End sulla Band"

14

The Builders & The Butchers

Salvation Is a Deep Dark Well
(Giganticy)
"...Sì, e il diavolo è una presenza costante dell'album: domina Devil Town e accompagna il giudice di Short Way Home e certo non è estraneo a Barcelona - la canzone più imprevedibile del disco - con una sezione fiati che dona un breve ma piacevole sapore tex-mex"

13

Dan Auerbach

Keep It Hid
(V2)
"...il suono livido, rigorosamente "dal vivo" di queste quattordici registrazioni segue una filosofia che sembra avere in testa il sudore del rock'n'roll visto dal palco, lo scheletro delle canzoni e la loro presa più diretta"

12

William Elliott Whitmore

Animals in the Dark
(Anti)
"...Whitmore rimane ancora un'anima perduta, un ragazzo cresciuto nella quiete della fattoria ereditata dal padre, dove ha costruito il suo piccolo studio e si è rintanato con banjo e chitarre per rivoltare il terreno del folk, del country più rurale e acerbo, del gospel bianco, mettendo in bocca parole pesanti come macigni"

11

Ryan Bingham & The Dead Horses

Roadhouse Sun
(Lost Highway)
"...Roadhouse Sun ha altri obiettivi, mette la faccia dentro il fango americano e se ne esce con un disco che trasuda elettricità, sporcizia e baratta un briciolo della poesia da troubadour (la ritrovate comunque intatta in Snake Eyes e nella confessionale Rollin' Highway Blues) che ci aveva così ammaliato in Mescalito"


Top Ten - dalla 10 alla 1 >>