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2011: I 50 dischi di RootsHighway
Top Ten


10

Bill Callahan

Apocalypse
(Drag City)
"...A cucire e dare unità è la voce di Callahan, fulcro emotivo e stilistico che riconduce i vari elementi sparsi del suo folk non ortodosso a un'unità di significato. I colori della tradizione sono mescolati per creare qualcosa che non è tradizionale"





09

Jesse Sykes & The Sweethereafter

Marble Son
(Fargo)

"...un carico di riverberi e fragranze psichedeliche che sembrano sbucare dalla stagione più visionaria della baia di San Francisco, allargando la radice sixties e folk rock della band, così come i profumi tradizionali della scrittura di Jesse Sykes, verso fughe lisergiche e lunghe code strumentali"





08

The Walkabouts

Travels in the Dustland
(Glitterhouse)

"...il ritorno in studio con la fedele compagna Carla Torgerson ha dato vita a questo Travels in the Dustland, un album che recupera il sound roots-sinfonico di loro classici come Devil's Road o Nighttown, aggiornato con il nuovo gusto di orchestrare le canzoni che Chris ha imparato frequentando il mondo della musica classica d'avanguardia viennese"





07

The Decemberists

The King is Dead
(Capitol)

"...le dieci canzoni di The King Is Dead nascono dalla frenesia di essere più facili, diretti e comprensibili, oltre che da una voglia di pop-rock inglese anni 80, evidenziato fin dall'omaggio agli Smiths nascosto nel titolo. Per ottenere il risultato Meloy e soci adottano un irish-folk con vaghi inserti roots americani che dovrebbe essere ciò che più ci è caro da queste parti"





06

Ryan Adams
Ashes & Fire
(Pax Am/ Columbia)


"...Ashes & Fire si presenta, forse per la prima volta, come il resoconto meditato di diverse fasi di passaggio, la trasfigurazione artistica non più di uno stato d'animo passeggero, ancorché particolarmente spontaneo o bruciante, bensì di una metamorfosi creativa ed espressiva che è lecito supporre sia destinata a durare"





05

Grayson Capps & The Lost Cause Minstrels

Grayson Capps & The Lost Cause Minstrels
(Royal Potato Family)


"...Grayson Capps. The Lost Cause Ministrels è sicuramente la raccolta più riuscita e completa di tutta la sua discografia, è l'album che tutti i fans si aspettavano, dove non ci sono riempitivi e dove si respira un profondo "South Vibe" a tratti sporco e duro, a tratti romantico ma sempre cantato con tanto cuore e suonato con grande feeling dalla nuova band che lo accompagna: i Lost Cause Ministrels"





04

Wilco

The Whole Love
(dBpm)


"...per ricaricare le batterie dopo stagioni interminabili di tour e sedute di registrazione, i Wilco hanno scelto un compromesso, o meglio un bilanciamento tra l'immediatezza e la sperimentazione, confine sul quale stanno giocando peraltro con maestria da un decennio almeno. The Whole Love strizza l'occhio quindi alla semplicità diretta di una canzone pop multicolore"


Podio 2011


03

Gillian Welch

The Harrow & The Harvest
(Acony)


"...The Harrow and the Harvest risulta persino provocatorio nella sua "chiusura" al tempo: non un passo avanti, bensì due indietro, verso l'asciutto folk appalachiano, le ballate scure e dense della tradizione, il suono acustico più scarno e indifeso, che esalta la voce della Welch e gli incastri agli strumenti a corda dell'inseparabile compagno David Rawlings"





02

Lucinda Williams

Blessed
(Lost Highway)


"...Ispiratissima, concentrata, con un sound levigato quel tanto che basta a dare i giusti contorni alle canzoni ma suonato come se fosse dal vivo, Lucinda Williams sfodera un disco che è l'apoteosi del suo songwriting, delle sue capacità di performer e della sua splendida, innata indole rock'n'roll"





01- 'Disco dell'anno'

Israel Nash Gripka

Barn Doors and Concrete Floors
(CRS/ Gripka)

"...è nata una stella? Noi cercheremo di essere più concreti e parsimoniosi nello sprecare parole al vento, ma è pur vero che Barn Doors and Concrete Floors inaugura un percorso, quanto duraturo lo verificheremo, entusiasmante per chi ancora cerca voci dal grande nulla americano"

 

Classifica: riepilogo finale