BooksHighway, playlist 2015 [libri da segnalare]

"Raccontare storie è un modo per trovare, passo dopo passo, il signifcato della vita. E' una possibilità per immergere la punta delle dita nel mare dell'esperienza e portare a galla la sostanza, portare su la scrittura, nascosta, per poter raccontare quello che hai fatto e quello che ti senti di dover dire."
(Bernard Malamud)

(a cura di Marco Denti)

1.

David James Poissant
Il paradiso degli animali (NNE)

"...con un equilibrio raro ed elegante, David James Poissant riesce a tenere insieme il fantastico e l'ironia, il surreale e l'onirico con il dramma ordinario della realtà, il più delle volte ancorata alla sua essenza blue collar. Il tono e il ritmo, che sono comuni a tutti i sedici racconti, portano sempre alla sorpresa, un colpo a effetto, una variazione improvvisa sul tema..."

 
2.

Don Winslow
Il Cartello (Einaudi)

"...non c’è redenzione nell’atroce scia di sangue che Il cartello si lascia alle spalle. E’ una vera e propria guerra, spietata e insensata che, come tutte le guerre moderne dal ventesimo in secolo in poi, non distingue tra soldati e civili, chiunque è un bersaglio, anche se mascherati come vittima collaterale o qualsiasi altro eufemismo venga usato..."

 
3.

Richard Ford
Tutto potrebbe andare molto peggio (Feltrinelli)

"...Frank Bascombe, un personaggio per cui è impossibile non provare simpatia, soprattutto perché, per ironia della sorte, nel suo declino diventa a tutti gli effetti Richard Ford. Nella sfumatura finale infatti torna a ricordare il suo tentativo di diventare uno scrittore, all'inizio di tutto, all'epoca di Sportswriter..."

 
4.

James Lee Burke
Creole Belle (Unorosso)

"...Creole Belle si aggrappa ai fantasmi, così com'è per la Louisiana, “la puttana di tutti” su cui incombono gli effetti devastanti dell'uragano Katrina e dell'esplosione sulla piattaforma petrolifera Deepwater Horizon. I due disastri (tutt'altro che naturali o imprevedibili) sono ferite ancora aperte che James Lee Burke accarezza con passaggi regolari e reiterati in Creole Belle..."

 
5.

Stephen King
Revival (Sperling & Kupfer)

"...la logica di Revival è la stessa che spinge Jamie Morton a usare un vecchio amplificatore, “il volume sarà talmente alto che non ti sentiranno nemmeno”, e Stephen King può ben permettersi di condividere quel consiglio, “spingilo al massimo e fottitene del feedback”, divertendosi e divertendo il lettore, e non ha senso chiedere molto di più..."

 
6.

Mark Sullivan
Con chi parli, Jonah? (Quarup)

"...con un tocco non indifferente di psichedelia, Con chi parli, Jonah? è un esordio stravagante soltanto in apparenza, una divagazione molto intuitiva nel fantastico, utilizzato come strumento per condurre un romanzo di formazione per vie insolite, eccentriche ed accattivanti..."

 
7.

Marylinne Robinson
Lila (Einaudi)

"...Lila e Doll viaggiavano insieme, con poche cose coperte di ruggine e scalciando nella polvere. Quando Lila resta sola, si avvicina a Gilead e, in un modo misterioso e raffinato nello stesso tempo, comincia a riconoscerla come casa, fino a chiedere al pastore, John Ames, di sposarla. Tutto il mondo di Marylinne Robinson torna in un libro che è qualcosa in più di un romanzo..."

 
8.

T.C. Boyle
Gli amici degli animali (Feltrinelli)

"...Gli amici degli animali è avvincente nel ritmo, essenziale nella scrittura, molto pertinente e urgente nel rivelare le contorsioni del genere umano di fronte ai processi naturali, come se T. C. Boyle avesse letto La natura delle cose nel De Rerum Natura di Tito Lucrezio Caro..."

 

9.

James Ellroy
Perfidia (Einaudi)

"...è il giorno di Pearl Harbour e un’intera famiglia giapponese viene trovata cadavere a Los Angeles, antefatto per quello che Jame Ellroy definisce “il mio romanzo piú ampio, il mio romanzo piú dettagliato sul piano storico, il mio romanzo piú accessibile e piú intimo”. Anche il più amaro nel descrivere una delle pagine più oscure della storia dell’America moderna. James Ellroy al 100%..."

 

10.

Ayana Mathis
Le dodici tribù di Hattie (Einaudi)

"...le dodici storie che attraversano l’America, un posto che è sempre complicato per gli afroamericani, sono un racconto di caparbia bellezza che dispiega la lotta, la fatica, l’amore, con coraggio e senza esitazioni. Paul Harding ha detto che Le dodici tribú di Hattie, “è un libro magnifico e necessario fin dalla prima frase”. E’ così ed è un ottimo esordio, e una grande sorpresa...."

 

Bonus track

Kent Haruf
Benedizione// Il canto della Pianura (NNE)

"...ogni frase di Kent Haruf circoscrive un momento, un'area, un pensiero nel mettere in scena, proprio con una prospettiva teatrale, “la preziosa normalità”. La sua ricostruzione è intensa nell'individuare i dettagli e nello stesso tempo lancinante e commovente nel seguire le tracce invisibili dei legami prima e delle odisse di ogni singolo personaggio poi..."