James Talley
Woody Guthrie and Songs Of My Oklahoma Home
Cimarron
2000




A volte ritornano: James Talley, fine cantore dell’America rurale e di confine, dopo lunghi anni di silenzio, riapproda alle cronache della nostra musica, con uno splendido omaggio alle storiche canzoni di Woody Guthrie, eroe per eccellenza della folk music statunitense. In realtà non si tratta di nuove incisioni, ma di una agognata e tardiva pubblicazione di canzoni registrate nel lontano 1994, e mai apparse finora, perché orfane di uno straccio di contratto. James, che da sempre voleva ricoprire il repertorio di Guthrie e ricordare la sua terra d’origine, l’Oklahoma, non si è lasciato scoraggiare, ha fondato la propria etichetta, ed ha curato personalmente il progetto in ogni minimo dettaglio. Ne è nato un disco dal suono praticamente perfetto, con un esauriente libretto interno, arricchito da fotografie d’epoca e dalle note di alcuni giornalisti, fra cui l’amico italiano Marco Denti: un lavoro di presentazione di gran lunga superiore alla media offerta dalle majors. James ci ha preso gusto e dovremmo vedere presto ristampati su Cimarron anche i suoi vecchi dischi degli anni settanta, più un nuovo imminente lavoro. Intanto godiamoci le 21 perle di questo lungo atto d’amore per la tradizione cantautorale più sacra, tutte, indistintamente, di pari valore e difficilmente scindibili. Assecondato da un band in gran forma, che crea un sound acustico di cristallina bellezza, tra uno stuolo di mandolini, chitarre, pedal steel e dobro, James rifà in modo del tutto personale e convincente classici come Deportee, Do-Re-Mi, Vigilante man, Pretty boy Floyd, Oklahoma hills, Pastures of plenty e This land is your land. Un grande disco, anche, ma non solo, per il suo peso storico ed il suo essere fuori tempo rispetto ai nostri giorni.