Charlie Robinson, Jack Ingram, Bruce Robinson
Unleashed Live
Sony
2000


 

Singolare iniziativa quella di raccogliere in un unico cd le esibizioni live di tre artisti texani dell'ultima generazione. È probabile che la Sony Nashville abbia avuto l'intenzione di veicolare un maggiore interesse sui propri artisti, presentando una sorta di piccola raccolta. che mettesse in mostra le loro principali caratteristiche. Se questi sono gli obbiettivi, nulla da rimproverare: da Unleashed Live si potrà procedere a ritroso nella loro discografia e scoprire alcune interessanti proposte country-rock di stretta derivazione texana, altrimenti resta la sensazione di un live incompleto ed un po' rafazzonato, che ha il solo pregio di offrire una buona serata dal vivo, tra l'altro giocata con il favore del pubblico di casa. Seguendo uno schema estremamente democratico vengono presentati quattro brani a testa e l'apertura è affidata ai due fratelli Bruce e Charlie Robison, onesti gregari di un country-rock moderno e dalla faccia pulita, comunque lontano mille miglia dalle logiche pop di Nashville. Bruce, tre album solisti alle spalle, appare il più pacato, anche per via di una voce tenue e di ballate dall'aspetto più cantautorale, nonostante introduzione e chiusura siano affidate alle note di un honky-tonk orecchiabile (The Good Life) e di un country'n'roll molto ritmato (Red Letter Day). In realtà colpiscono per maggiore sostanza le due ballate Rayne Louisiana ed Angry All The Time, vicine allo stile di un Robert Earle Keen, cantate in duetto rispettivamente con il fratello Charlie e la brava e bella Kelly Willis. È quindi il turno di Charlie, che sfodera una voce più roca e profonda, contrassegnando la propria performance con una serie di ballate molto discorsive a metà strada tra il Texas e lo stile di un John Prine. Nota di merito soprattutto per My Hometown e la divertente Sunset Boulevard. Chiude il lotto il talentuoso Jack Ingram, con ogni probabilità il vero rocker della compagnia, le cui due ultime prove soliste, Livin' or Dyin' e Hey You, sono assai consigliate. Basta d'altronde sentire il tiro tutto rock'n'roll di Mustang Burn per capire che il ragazzo è cresciuto alla scuola di Steve Earle e se non siete convinti la dose aumenta con il country rock ruspante di Travis County e la chiusura con Barbie Doll, scritta a quattro mani con Todd Snider, un altro country boy dallo spirito rock.