Waco Brothers
Electric Waco Chair
Bloodshot/ Blue Rose
2000



Sono, senza tema di smentite, una delle formazioni più simpatiche, coinvolgenti ed anche seguite del circuito alternative-country americano, avendo aperto la strada, all'inizio dei novanta, ad un country'n'roll arcigno, pimpante e a tratti decisamente fracassone, che rivedeva e dissacrava con l'energia del punk-rock la tradizione della più classica country music nashvilliana. Merito di due onestissimi lavori quali To the last dead cowboy e Cowboy in flames, di un leader carismatico come Jon Langford e di testi mai banali, un po barricaderi e decisamente socialisti nelle loro invettive. Saranno le origini anglosassoni di Langfrod, la sua militanza nei Mekons (mitica formazione dell'underground rock inglese) e l'ironia che lo accompagna, ma definire Electric Waco Chair (sarcastico attacco ad una delle "istituzioni" del pensiero politico americano, ovvero la pena di morte) un semplice disco di genere alternative-country è assai riduttivo. La band è cresciuta, pur restando musicalmente molto schietti, semplici e certamente poco rivoluzionari: nei loro dischi non si è mai cercato il lampo di genio che può caratterizzare altre realtà della scena indipendente provinciale, ma una scanzonata e a tratti davvero trascinante miscela di stili che oggi viene facilmente classificata come "Americana". Scorrendo con attenzione le tredici canzoni di questo ultimo loro lavoro ci si accorge che, seppur fondamentale, la componente country-hillibilly (Jamaican radio obituary, Circle Tour, Never real) si intreccia con robuste e copiose dosi di rock'n'roll stradaiolo: ottima in questo senso l'apertura con l'accoppiata It's not enough e Make things happen, poi bissata da Where in the world e Fox river. Da altre parti si respira aria inglese con il folk-rock d'assalto di Nothing to say, che ha qualche parentela lontana con Clash e Pogues e la gustosa, sembra un pezzo di Billy Bragg, Walking on hell's roof looking at the flowers. In Cornered spunta persino qualche influsso irish e di questo passo Electric Waco Chair si rivela il disco più completo e calibrato del gruppo, pur non possedendo forse l'energia e la foga country-punk dei precedenti. Sempre onesti e comunque intelligenti ed eversivi.