Hayes Carll - Flowers and Liquor Compadre/IRD 2003

I figli del Texas non tradiscono mai, di questo ne sono certo: alla lista di giovani talenti che vanno ad ingrossare il grande fiume del country-rock credo si possa tranquillamente aggiungere Hayes Carll, un ragazzo originario di Houston, ma con l'anima del vagabondo, le cui canzoni sono un riassunto bello e buono di tutti i maestri del genere, con quella patina inconfondibile da autentico outlaw. Oggi fa compagnia ai vari Cory Morrow, Kevin Deal, Dub Miller, Owen Temple e via di questo passo, ma alle spalle lo proteggono gente come Billy Joe Shaver, Joe Ely e Townes Van Zandt, giusto per citare gli accostamenti più immediati che suscitano le sue ballate. Flowers and Liquor, come dire dolcezza e rabbia, romanticismo e ribellione, opposti che inevitabilmente si attraggono quando si ha a che fare con una terra arida ed estrema. Impostato su una elegante struttura elettro-acustica, il debutto di Carll è un biglietto da visita che va preso in considerazione, non tanto per l'innovazione del linguaggio, questo è chiaro, quanto piuttosto per la solidità della scrittura, per la profondità di canzoni che parlano della strada e della gente. Arkansas Blues, con quella solitaria malinconia acustica alla Van Zandt è in questo senso perfetta, ma non è il solo episodio in cui Hayes Carll fa capire di avere i numeri: Easy Come Easy Go e Richey Lee nascono con intenti simili, ballate da bivacco che ti cullano all'infinito. Credo siano un po' la specialità di casa, sentendo anche Heaven Above (con l'ottimo dobro di David Spencer) e Flowers and Liquor, entrambe dai ritmi roots più accesi. L'elettricità è generalmente messa in un angolo, anche se le poche volte che fa la sua comparsa lascia il segno: vedi la torrida Perfect Lover, degna del migliore Joe Ely, oppure l'honky-tonk di Highway 87, con un testo tra i più interessanti. Chiusura assegnata a Barrom Lament, un lentaccio country-rock alla Jimmie Dale Gilmore che ha il sapore del Texas in ogni nota (molto efficace il coro sul finale). Qualche ulteriore sforzo di personalità per staccarsi dalle sue fonti d'ispirazione e Carll potrà prendere il posto che gli spetta
(Davide Albini)

www.hayescarll.com