Rod Picott - Stray Dogs Welding Rod 2002 1/2
 

Rod Picott è una giovane promessa, è una piacevole sorpresa regalata da Nashville al pubblico che ama la canzone d'autore, quella di Bruce Springsteen e Steve Earle. Quella cantata da voci di strada, un po' urbane ed un po' provinciali, quella sempre alla ricerca di rettilinei nei quali riporre speranze e scaricare cavalli. Così, giocoforza, Stray Dogs diventa una sorta di nuova frontiera legata a sane tradizioni: recita "i cani randagi ululano ed io non so perché…" e ricorda "i cani sulla strada principale ululano perché capiscono…" (Bruce Springsteen, The Promised Land), riaccende una radio che dimentica la solitudine di Roy Orbison per evocare il fragore degli ZZ Top. Questo secondo album vede un Rod sostenuto da una voce graffiante, accomodante compagna di ballate melodiche come The Leaving Kind, Need You Bad, Circus Girl (con Alison Krauss) e River Runs, tutte acustiche, e dominatrice totale di manifesti rock che, dalla stessa Stray Dogs a Baby Blue e Workshirts And Turpentine, calpestano seminati chitarristici dai dettami classici. Per dirla tutta, questo giovane talento sembra assorbire gli standard cantautorali della seconda metà dei settanta per poi pagare dazio alle origini del rock and roll: "Siamo nati in una città morente in cui anime disperate girano in tondo aspettando una ragione per vivere" (Not Going Down, un testo efficace su una melodia sweet); "Elvis sta cantando That's All Right Mama…potrei essere come lui, potrei essere il re" (I Coulda Been The King, roots-oriented). Accompagnato da David Henry (polistrumentista impegnato al violoncello, alla chitarra elettrica ed alle percussioni), Paul Silvka (basso) e Craig Krampf (batteria), questo "nouveau troubadour" d'oltreoceano traccia anche un profilo personalissimo della notte (Up All Night), lo fa montando un film in bianco e nero, con protagonisti anni cinquanta che si dimenano lungo la tastiera di un pianoforte (Jerry Lee Lewis) e saltellano con la chitarra di traverso (Chuck Berry). Rod Picott è un cantautore formato, forgiato da esperienze fondamentali con Fred Eaglesmith e Alison Krauss; il suo songwriting spicca per fluidità, esaltando un'eccitante poetica di strada. A questo punto, come non volergli bene
(Carlo Lancini)

www.rodpicott.com