Jesse Sykes & Sweet Hereafter - Reckless Burning Fargo 2002 1/2

Questo mirabile album ha scaldato molte delle mie serate invernali e devo in qualche modo scusarmi per averlo tenuto quasi segreto. In fondo pensavo che fosse solo una questione di tempo e di li a poco un disco come Reckless Burning non sarebbe certo passato inosservato. Ahi me ho riposto troppa fiducia nella discografia ufficiale in generale e così mi sono ritrovato a distanza di quattro mesi dalla distribuzione a non poter condividere con nessuno o quasi la chiara bellezza e la rara trasparenza di queste nove tracce, trasparenza che è come acqua di sorgente rigenerante, tanto quanto profonde sanno essere le composizioni di Jesse Sykes. Cantautrice esordiente dell'area di Seattle che con l'aiuto della sua band, i Sweet Hereafter, tra cui spiccano i nomi di Phil Wandscher (chitarrista già membro fondatore degli Whiskeytown) e Anne Marie Ruljancich (Walkabouts), ci regala acquarelli pregni di velata malinconia, ma di quella specie che scalda il cuore e riempie i sensi, ci costringe a risentire il disco in continuazione. Ascolto dopo ascolto scopriamo infatti qualche particolare che ci era sfuggito e ci portava a chiederci cosa avesse di magico questo lavoro, con le sue atmosfere in bilico tra il folk-rock di Cowboy Junkies e Over The Rain ed un pizzico di Giant Sand. Segnalare alcuni brani credetemi non è facile, il disco andrebbe goduto nella sua totalità: se sono costretto citerei la stessa title-track, con la chitarra di Waldscher a farla da padrona in coppia con la voce di Jesse; Doralee ed uil suo banjo insistente; Drinking With Stranger, ipnotica e sognante; Made of Wood, con chitarre che ricamano con eleganza; infine la jazzata Love Me Someday. Ma, mi ripeto, è l'album nel suo insieme a colpire nel segno, a cullare con le sue note e la voce splendida di Jesse.
(Ruggero Marinello)

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