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inserito
il 25/01/2005
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Northern
Skies di Todd Thibaud è un gran bel disco che se non evidenzia
cambiamenti epocali rispetto ai precedenti lavori, ne sviluppa però in
modo davvero brillante la linea, riuscendo così a mettere meglio a fuoco
i suoni tradizionali del sound Americana. Si aggiunga che Thibaud ha dalla
sua un senso della melodia davvero spiccato ed una splendida voce, e già
solo per questo sarebbe in grado di distinguersi da molti altri rockers-songwriters
a stelle e strisce; in questo disco però c'è anche una notevole varietà
ed i brani hanno una sequenza a dir poco perfetta. Per tutti coloro insomma
che i dischi li ascoltano fino alla fine e non sono ancora preda della
febbre da singolo questo nuovo lavoro di Thibaud risulterà davvero interessante.
Si parte con un brano superbo, Three Words, americana rock allo
stato puro con una slide da far venire i brividi e una melodia che coinvolge
fin dal primo ascolto, tocca poi a Let it Slide, che è un concentrato
rutilante di chitarre, fino ad arrivare agli accordi secchi ed elettrici
di Isn't Love my Friend. Where You Can't be Found è un morso
al cuore, una ballata malinconica ed essenziale con un piano liquido che
bisognerebbe ascoltare con la neve che fiocca leggera sul portico di una
casa del Vermont e una tazza fumante di caffè nero e forte fra le mani;
mentre Lost Again è un country-rock che ricorda Steve Earle da
molto vicino. Louisiana rimanda a certe cose di Neal Casal e Beautiful
è un'altra ballata cantata con un filo di voce e suonata in punta di dita,
per poi arrivare ad una gemma elettro-acustica come Sleep Tonight,
che potrebbe stare perfettamente in un disco dei Del Amitri più ispirati.
Long way down e Ways to leave sono sventagliate rock aggressive
e nervose che tuttavia non rinunciano (specie la seconda, ma ovviamente
è una questione di gusti) ad una linea melodica limpida e fresca e ormai
siamo verso la fine. La chiusa è affidata all'epica Only a fool,
che, introdotta da un piano suggestivo, cresce lentamente, "schiudendosi"
in una ballata invernale dipinta con i colori freddi del New England.
Con Northern Skies, insomma, Todd Thibaud arriva ad un punto importante
della sua carriera perché gli riesce finalmente il disco che stava cercando
da tempo, un viaggio intrigante nel sound Americana fra rock, pop, folk
e country, che gode fra l'altro di convinzione e coerenza, riuscendo a
tenere un livello qualitativo davvero alto per quasi tutti i brani. Pagato
il debito a Tom Petty con i lavori precedenti, Thibaud si affranca da
certe influenze un po' ingombranti e si concentra sul suo suono, sulla
sua musica, dando prova di essere uno dei songwriter americani più interessanti
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