Todd Thibaud - Northern Skies Blue Rose 2004
inserito il 25/01/2005

Northern Skies di Todd Thibaud è un gran bel disco che se non evidenzia cambiamenti epocali rispetto ai precedenti lavori, ne sviluppa però in modo davvero brillante la linea, riuscendo così a mettere meglio a fuoco i suoni tradizionali del sound Americana. Si aggiunga che Thibaud ha dalla sua un senso della melodia davvero spiccato ed una splendida voce, e già solo per questo sarebbe in grado di distinguersi da molti altri rockers-songwriters a stelle e strisce; in questo disco però c'è anche una notevole varietà ed i brani hanno una sequenza a dir poco perfetta. Per tutti coloro insomma che i dischi li ascoltano fino alla fine e non sono ancora preda della febbre da singolo questo nuovo lavoro di Thibaud risulterà davvero interessante. Si parte con un brano superbo, Three Words, americana rock allo stato puro con una slide da far venire i brividi e una melodia che coinvolge fin dal primo ascolto, tocca poi a Let it Slide, che è un concentrato rutilante di chitarre, fino ad arrivare agli accordi secchi ed elettrici di Isn't Love my Friend. Where You Can't be Found è un morso al cuore, una ballata malinconica ed essenziale con un piano liquido che bisognerebbe ascoltare con la neve che fiocca leggera sul portico di una casa del Vermont e una tazza fumante di caffè nero e forte fra le mani; mentre Lost Again è un country-rock che ricorda Steve Earle da molto vicino. Louisiana rimanda a certe cose di Neal Casal e Beautiful è un'altra ballata cantata con un filo di voce e suonata in punta di dita, per poi arrivare ad una gemma elettro-acustica come Sleep Tonight, che potrebbe stare perfettamente in un disco dei Del Amitri più ispirati. Long way down e Ways to leave sono sventagliate rock aggressive e nervose che tuttavia non rinunciano (specie la seconda, ma ovviamente è una questione di gusti) ad una linea melodica limpida e fresca e ormai siamo verso la fine. La chiusa è affidata all'epica Only a fool, che, introdotta da un piano suggestivo, cresce lentamente, "schiudendosi" in una ballata invernale dipinta con i colori freddi del New England. Con Northern Skies, insomma, Todd Thibaud arriva ad un punto importante della sua carriera perché gli riesce finalmente il disco che stava cercando da tempo, un viaggio intrigante nel sound Americana fra rock, pop, folk e country, che gode fra l'altro di convinzione e coerenza, riuscendo a tenere un livello qualitativo davvero alto per quasi tutti i brani. Pagato il debito a Tom Petty con i lavori precedenti, Thibaud si affranca da certe influenze un po' ingombranti e si concentra sul suo suono, sulla sua musica, dando prova di essere uno dei songwriter americani più interessanti in circolazione
(Matteo Strukul)

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