inserito 09/04/2008

Autumn Defense
Autumn Defense
[
Broken Horse / Good Fellas
2008]



Giunta a questo punto l'avventura discografica degli Autumn Defense potrebbe non essere del tutto estemporanea. L'omonimo terzo lavoro accresce le ambizioni della band, inizialmente liquidata quale side project dei ben più blasonati Wilco. Tutt'ora la fedele permanenza di John Stirratt al fianco di Jeff Tweedy non pare minacciare alcuna separazione, eppure non è difficile pronosticare un interessante percorso parallelo per questa formazione, nata dalla condivisione con il songwriting di Pat Sansone (altro transfuga dei Wilco) e aperta ai contributi di numerosi musicisti. A questo giro gli studi casalinghi di Chicago (guarda caso gli stessi in cui è nato Sky Blue Sky) hanno dato ospitalità alla sezione ritmica formata da Brad Jones e Greg Wieczoreck, al flauto di Jim Hoke, ai fiati di Steve Tyskaa e soprattutto agli archi di Chris Carmichael.

Sono difatti gli arrangiamenti al velluto di questi ultimi a stendere quella patina di morbida West Coast che pervade buona parte del disco, simboleggiata dall'apertura di Canyon Arrow, nella sostanza una riedizione ben congeniata e sotto mentite spoglie delle armonie di Crosby Stills & Nash. Ballate che accarezzano, anima pop nascosta fra le pieghe di chitarre acustiche e cura delle parti vocali sono il leit motiv di una raccolta che si scioglie in bocca come una caramella dolcissima. Volutamente retrò in alcuni passaggi - tra le sensuali movenze soul di una Feel You Now memore della lezione di Marvin Gaye e il pizzicare lieve a tempo di bossanova di City bells - Autumn Defense è certamente opera di bella calligrafia ma al tempo stesso dimostrazione di un songwrting maturo e accorato, che si riflette anche nei testi spirituali e intimisti. Sansone e Stirratt fanno a gara rincorrendosi alla voce solista, finendo in partità il match per palese comunanza di intenti: adagiato su un candido lenzuolo pop il primo, grazie all'eterea melodia di This Will Fall Away ed una beatlesiana About to Change, condotta dal pianoforte; più incine alle radici folk il secondo, rispettando in questo i suoi trascorsi artistici, e dandone prova concreta in Estate Remains e Winterlight.

Tuttavia non c'è traccia di eccessiva accondiscendenza in questi episodi, lontani sia dalla forma del folk rock più tradizionalista, sia dall'opera di aggiornamento attuata dai Wilco. L'accostamento con questi ultimi è facile ma parecchio ingeneroso, anche perché l'obiettivo degli Autumn Defese sembrerebbe piuttosto concentrato sul recupero di una precisa stagione musicale, sfiorando a volte un revival fine a se stesso. Conviene perdonare qualche abbondanza di zucchero, se i risultati sono infine l'impasto acustico di I Knew It All Along e la delizia westcoastiana di Simple Explanation, per non parlare di un piccolo gioiello country rock intitolato We Would Never Die: compare una pedal steel (John Pirruccello), l'ospite Nels Cline alla chitarra solista ci mette lo zampino, e pare di sentire i migliori Jayhawks.
(Fabio Cerbone
)

www.theautumndefense.com
www.brokenhorse.co.uk


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