inserito 25/07/2008

Joel Rafael
Thirteen Stories High
[
Inside Recordings
 2008]



Dopo qualche anno di silenzio torna a farsi sentire la voce di Joel Rafael, folksinger di vecchio stampo che non sembra curarsi troppo del tempo e delle scadenze della carriera: centellina infatti con parsimonia le sue uscite discografiche, tanto che Thirteen Stories High è il primo disco di materiale inedito (o quasi) dal 2000 ad oggi, da quel Hopper a suo tempo pubblicato dalla stessa Inside recordings, l'etichetta dell'entourage di Jackson Browne. Un notevole attestato di stima, non c'è che dire, confermato dalla curatissima confezione di questo nuovo lavoro, con tutti i testi acclusi, e la partecipazione delle voci di Graham Nash e David Crosby ad impreziosire il brano manifesto This Is My Country. Ballata politica di chiara contrapposizione all'attuale condotta del governo americano, è figlia del pacifismo della controcultura anni Sessanta e svela molto del personaggio Joel Rafael, non solo delle sue idee comunitarie ma anche della stessa musica dentro la quale si è formato come autore: un folk rock sempre molto misurato, mi pare di poter affermare, ispirato senza dubbio al primo Bob Dylan e a tutti i suoi figliocci.

D'altronde avevamo conosciuto Rafael soprattutto grazie ai benemeriti progetti-tributo al canzoniere di Woody Guthrie, tra cui il secondo volume Woodyboye, dimostrazione esplicita della sua appartenenza ad un preciso albero genealogico della canzone americana. Thirteen Stories High non fa che rimarcare questi legami, proponendo undici episodi originali (eccezione fatta per Time Stands Still, ripescata da un suo vecchio album fuori catalogo, Old Wood Barn, e Wild Honey, brano composto con l'amico Mark McClemore ad inizio carriera) oltre a due cover selezionate con attenzione per le loro tematiche: Rich Man's War di Steve Earle, adattata allo stile più educato di Rafael, ed una toccante I Ought to Know di Jack Hardy. Non si pensi tuttavia ad un disco di pura invettiva politica, tutt'altro, perché il resto della raccolta tende piuttosto a riflessioni intime, a tratti quasi filosofiche, che stemperano l'animo dell'autore, forse alla ricerca di una pace interiore che possa riflettersi anche nell'aspetto sociale.

Ad accompgnare Joel Rafael in questa riuscita avventura il suono dei suoi musicisti, dalla raffinata chitarra di John Inmon all'onnipresente piano di Radoslov Lorkovic, i quali donano profondità e coesione alle varie Missing Pages, Open Up Your heart, Reclutant Angel e Promised Angel, quest'ultima in possesso delle liriche più interessanti del disco, anche se una menzione speciale va attribuita a Dancing to the Drumper per via di quegli inconfondibili sapori spanish. Thirteen Stories High è tutto qui, un disco fatto con la dedizione di una volta, non alza mai la voce e per questo piacerà a chi va cercando una canzone d'autore semplice e profonda.
(Davide Albini)

www.joelrafael.com
www.insiderecordings.com


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