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Joel
Rafael
Thirteen Stories High
[Inside
Recordings 2008]
Dopo qualche anno di silenzio torna a farsi sentire la voce di Joel
Rafael, folksinger di vecchio stampo che non sembra curarsi troppo
del tempo e delle scadenze della carriera: centellina infatti con parsimonia
le sue uscite discografiche, tanto che Thirteen Stories High
è il primo disco di materiale inedito (o quasi) dal 2000 ad oggi, da quel
Hopper a suo tempo pubblicato dalla stessa Inside recordings, l'etichetta
dell'entourage di Jackson Browne. Un notevole attestato di stima, non
c'è che dire, confermato dalla curatissima confezione di questo nuovo
lavoro, con tutti i testi acclusi, e la partecipazione delle voci di Graham
Nash e David Crosby ad impreziosire il brano manifesto
This Is My Country. Ballata politica di chiara contrapposizione
all'attuale condotta del governo americano, è figlia del pacifismo della
controcultura anni Sessanta e svela molto del personaggio Joel Rafael,
non solo delle sue idee comunitarie ma anche della stessa musica dentro
la quale si è formato come autore: un folk rock sempre molto misurato,
mi pare di poter affermare, ispirato senza dubbio al primo Bob Dylan e
a tutti i suoi figliocci.
D'altronde avevamo conosciuto Rafael soprattutto grazie ai benemeriti
progetti-tributo al canzoniere di Woody Guthrie, tra cui il secondo volume
Woodyboye,
dimostrazione esplicita della sua appartenenza ad un preciso albero genealogico
della canzone americana. Thirteen Stories High non fa che rimarcare questi
legami, proponendo undici episodi originali (eccezione fatta per Time
Stands Still, ripescata da un suo vecchio album fuori catalogo,
Old Wood Barn, e Wild Honey, brano
composto con l'amico Mark McClemore ad inizio carriera) oltre a due cover
selezionate con attenzione per le loro tematiche: Rich
Man's War di Steve Earle, adattata allo stile più educato di
Rafael, ed una toccante I Ought to Know
di Jack Hardy. Non si pensi tuttavia ad un disco di pura invettiva politica,
tutt'altro, perché il resto della raccolta tende piuttosto a riflessioni
intime, a tratti quasi filosofiche, che stemperano l'animo dell'autore,
forse alla ricerca di una pace interiore che possa riflettersi anche nell'aspetto
sociale.
Ad accompgnare Joel Rafael in questa riuscita avventura il suono dei suoi
musicisti, dalla raffinata chitarra di John Inmon all'onnipresente
piano di Radoslov Lorkovic, i quali donano profondità e coesione
alle varie Missing Pages,
Open Up Your heart, Reclutant Angel
e Promised Angel, quest'ultima in
possesso delle liriche più interessanti del disco, anche se una
menzione speciale va attribuita a Dancing to
the Drumper per via di quegli inconfondibili sapori spanish.
Thirteen Stories High è tutto qui, un disco fatto con la dedizione
di una volta, non alza mai la voce e per questo piacerà a chi va
cercando una canzone d'autore semplice e profonda.
(Davide Albini)
www.joelrafael.com
www.insiderecordings.com
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