inserito 03/04/2009

Mickey Clark
Winding Highways
[ear-X-tacy Records  2009
]



Una storia comune a tanti, nella Nashville che cambiava faccia allo scadere degli anni sessanta: Mickey Clark vi era approdato nella speranza di rivoluzionare quel mondo "conservatore" e la sua lunga tradizione. C'erano segnali evidenti tutti intorno a lui: Kris Kristofferson, Townes Van Zandt, Steve Goodman, John Prine e Jerry Jeff Walker. Mickey ha avuto la fortuna di conoscerli tutti, condividendo canzoni e palcoscenico, portando in dote la gavetta nel Village di New York con il trio folk The Three of Us, quindi scrivendo canzoni per proprio conto, qualcuna finita fra le mani di Jerry lee Lewis. Gli anni però sono fuggiti via e come altri gregari relegati nel sottoscala del business musicale, Clark si è dovuto reinventare una storia e una famiglia lontano dal centro dell'azione. Qualche singolo all'alba degli anni ottanta, un disco, Late Arrival, passato nel dimenticatoio, fino a quando non è tornata la voglia di farsi sentire. Prima qualche concerto, attività mai abbandonata del tutto, dalle parti della sua Lousiville in Kentucky, poi il contatto giusto e la svolta che aspettava da una vita intera: una telefonata al grande Jim Rooney, produttore del disco ed estensore delle note nel libretto, nonchè un favore chiesto a John Timmons della locale ear-X-tacy Records, così prende forma Winding Highways, il disco del riscatto.

Un gioiello fra country d'autore e accenti hillbilly come non se ne sentono più, che ha preso corpo tornando sul luogo del delitto, a Nashville, mettendo in fila la steel di Al Perkins, le chitarre di Tim Krekel, il contrabasso di Dave Pomeroy, il piano di Barry Walsh ed altri ancora. Una band stellare made in Tennessee che forgia il suono rotondo, agreste e gentile che infonde Red Velvet Cake, Bound to Lovin' You, Wyoming Child, episodi raccolti lungo trent'anni di esilio, oggi riverniciati con una sensibilità da piccolo artigiano della roots music. Mickey Clark ha una voce calda, accomodante, una autentica rivelazione e le sue ballate nostalgiche sanno di vecchi sapori perduti dentro un'America da cartolina, tra le pacche sulle spalle dei colleghi James Talley, Guy Clark e John Prine. Li ricorda nello stile e nell'approccio, tanto è vero che proprio Prine lo affianca nello spiritoso duetto swingante di Don't Piss on My Boots and Tell Me It's Rainin', materiale degno di un Jerry Jeff Walker d'annata. Guarda caso quest'ultimo spunta come secondo ospite d'onore nel finale di Goodnight Loving Trail, dolcissimo walzer country firmato dallo scomparso Utah Phillips, una delle tre cover che impreziosisce la scaltetta insieme alla Lousie del dimenticato Paul Siebel e la malinconica Wendigo (Dwain Story).

Quello che resta arriva dritto filato dalla penna di Mickey Clark e non fa rimpiangere assolutamente i più blasonati colleghi: dal cullare serafico di Night Rider's Lament all'orizzonte western di Where the Green River Flows, dalla trasparente melodia di Sarah alla fiesta tex-mex di Tijuana Tequila, con tanto di accordion al traino. Winding Highways è una lezione di stile e modestia, ha il sapore delle cose fatte in casa, uno scrigno ineccepibile di canzoni dall'anima Americana.
(Fabio Cerbone)

www.mickeyclark.com/mickeyclark
www.myspace.com/mickeyclark


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