inserito 23/12/2009

Wrinkle Neck Mules
Let The Lead Fly
[
Blue Rose  2009
]



Quello dei Wrinkle Neck Mules non è un nome nuovo, anche per RootsHighway. I più attenti si ricorderanno di The Wicks Have Met, album del 2007 e primo disco della band a essere distribuito regolarmente in Europa grazie alla Blue Rose. Quattro album e un ep in dieci anni di storia hanno caratterizzato una carriera onesta e tutt'altro che trascurabile nel panorama dell'alternative country. Innanzi tutto non sono dei puristi nel senso stretto del termine. E' vero che sono parte dell'ala più tradizionalista, ma non si sono mai tirati indietro quando si tratta di inserire elementi rock nella loro musica. Buone chitarre elettriche e qualche assolo ci sono anche in questo nuovo e solare album, come del resto non mancano gli strumenti acustici, base delle loro godibili canzoni. Soprattutto Chase Heard e Mason Brent, entrambi chitarristi e banjoisti, fanno i numeri, mostrando in luce una perizia tecnica di tutto rispetto e un gusto personale che possono fare la differenza.

Tutte le canzoni sono accreditate all'intera band, quasi a rivendicare che nessun componente ha un ruolo da leader, bensì il lavoro corale è quello che meglio si addice nel processo creativo. Se questi sono i risultati, vuol dire che i ragazzi sono nella strada giusta. La filosofia, e i punti in comune non sono pochi, è la stessa che animava gli Uncle Tupelo e in parte anche i Son Volt di oggi, la stessa portata epica e storica della musica popolare e l'incisività del rock. I Wrinkle Neck Mules sono di sicuro meno sensazionali delle band citate precedentemente, ma hanno la giusta spinta per lasciarsi apprezzare. One Hand In The Furnace è la canzone che ti aspetteresti da una penna talentuosa come Cary Hudson dei Blue Mountain, ma qui sono i WNM a imbastire una ballata acustica di rara bellezza. L'apice del disco, senz'ombra di dubbio.

C'è anche spazio per un brano strumentale, Silver King, indolente e notturno e che fa da intro alla successiva Cracks And Seams, pezzo bluegrass che rispecchia alla perfezione lo stile di questo quintetto dalla Virginia, ma con più di qualche aggancio in Texas. Efficace anche l'apertura con Let The Lead Fly, che ci trasporta in territorio country e in campi assolati di grano maturo. Il violino domina e la voce sgangherata di Andy Stepanian lascia il segno nella sua peculiarità. Non dimenticatevi dei Wrinkle Neck Mules quando non sarete in grado di placare la vostra sete di country-rock e bluegrass. Sapranno accontentarvi senza chiedere troppo in cambio.
(Edoardo Frassetto)

www.wrinkleneckmules.com
www.myspace.com/wrinkleneckmules



<Credits>