Billy Joe Shaver
Freedom Child
Compadre 2002


1/2


Billy Joe Shaver
è davvero un vecchio leone, uno che quando finisce al tappeto, si rialza un secondo dopo. Nonostante non abbia ottenuto fino ad oggi (e sarà difficile che avvenga in futuro) quei riconoscimenti che gli andrebbero tributati, per essere stato uno dei padri del movimento degli outlaws texani ed un precursore dell'attuale suono Americana, mantiene una carica che molti suoi colleghi hanno perso da tempo. La fortuna ultimamente gli ha girato le spalle e dalla vita ha ricevuto batoste che avrebbero steso chiunque: l'ultima in ordine di tempo la morte del figlio Eddy per droga, che ha defintivamente sciolto il binomio Shaver, con cui avevano inciso nel recente passato. Be', non me ne voglia il buon Eddy lassù in cielo, ma credo che Freedom Child sia il miglior disco di Billy Joe Shaver da molto tempo a a questa parte: fresco, vivace ed ispirato più dei precedenti incisi con la New West. Il nuovo contratto discografico (la minuscola Compadre records), i musicisti che si è scelto (più di tutti il bravissimo Will Kimbrough alle chitarre), la produzione di prima scelta (R.S. Field) e credo anche la sua forza d'animo hanno generato un piccolo capolavoro country-rock, che odora di Texas e radici. E' palpabile nell'aria una voglia di riscatto e di fare musica incredibile, passando dalla tenerezza acustica di alcune ballate (Hold On To Yours, Day By Day) ad improvvisi scoppi elettrici (una torrida That's What She Said Last Night). Un disco che cattura soprattutto per la grande varietà stilistica e l'ottima forma vocale dell'attore principale: non solo classiche sonorità country-rock (Drinkin' Back), ma anche rock'n'roll (Freedom Child), intermezzi old-time (Wild Cow Gravy, la patriotica Good Ol' USA) e una squisita partecipazione di Todd Snider nel country-blues elettrico Deja Blues. Ottimo lavoro Billy e mi raccomando: non mollare mai.
(Davide Albini)

www.billyjoeshaver.com