Paul Westerberg
Stereo/ Mono
Vagrant
2002



C'è tutta la vita di un artista nelle note imprecise e nelle melodie arruffate dell'ultimo Paul Westerberg, il più sincero e passionale da molti anni a questa parte. Ricomincia da zero l'ex leader dei Replacements: dalla produzione di Don Was (per lo splendido ed ingorato Suicaine Gratifaction) direttamente al fondo scala di Stereo e Mono, due facce speculari di un artista vero come pochi, inseguito e copiato da molti nomi nuovi del rock provinciale e nonostante questo mai troppo lodato. Stereo è il volto intimista e romantico, infarcito di ballate agrodolci, riflessioni amorose da uomo in piena maturità della vita. Per sentire una batteria bisogna aspettare il quinto brano e l'attesa è ripagata da una No Place For You che è Westerberg all'ennesima potenza, ballata pop-rock tagliata da fremiti elettrici. Prima e dopo canzoni umide e raffazzonate (se devo citare, darei credito a Baby Learns to Crawl e Only Lie Worth Telling), e proprio per questo meravigliose, che stanno in piedi con una produzione inesistente, una coppia di chitarre ed una voce che spiega più di ogni altra cosa perchè quest'uomo è un patrimonio da conservare. Sul finale torna un pizzico di eccentricità nella scanzonata Mr. Rabbit, qualche ritmica più accesa in Call That Gone e Let The Bad Times Roll, dove soffia forte il vento dei Replacements, senza tralasciare la sorpresa di una ruvida e devastante ghost track tutta da scoprire. Mono, uscito in anteprima sul mercato americano sotto lo pseudonimo di Grandpaboy, ed ora aggiunto come bonus disc, è l'altra faccia della medaglia, ma solo in termini di esposizione sonora, perchè qui è ancora tutto ridotto all'osso: rock'n'roll fragoroso, chitarre secche e melodia struggente fin dalla partenza con la classicissima High Time. Si apre il libro dei ricordi, agganci continui alla migliore stagione dei Mats, tanto che pare di assistere ad una reunion in stile Tim - Pleased To Meet Me. Una scorpacciata di scalcagnato rock'n'roll (sentirsi i riff assasini di Anything But That e Knock It Right Out, nel caso) che non può non scatenare i vostri bollori sopiti.
(Fabio Cerbone)

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