Kelly Joe Phelps - Slingshot Professionals Rykodisc 2003

E' la progressione di Kelly Joe Phelps che lascia sorpresi: dall'album d'esordio Lead Me On (misconosciuto ai più) ai due passaggi acustici che inaugurarono il felice legame con la Rykodisc (Roll Away The Stone e Shine Eyed Mistery Zen) fino alla svolta più o meno elettrica di Sky Like A Broken Clock e Beggars Oil, questo giovane e talentuoso songwriter, nonché eccelso chitarrista sta bruciando le tappe. Slingshot Professionals si aggiunge al piccolo e luminoso elenco e in qualche modo completa il percorso intrapreso con Sky Like A Broken Clock. Anche qui alla (bellissima) struttura originaria delle canzoni di Kelly Joe Phelps vengono aggiunti strumenti e ospiti davvero speciali (Bill Frisell su tutti), però c'è un nuovo equilibrio tra gli strumenti acustici e quelli elettrici, tra la voce e gli arrangiamenti. Uno stato di grazia che permette a Kelly Joe Phelps di convogliare blues (Slingshot Professionals, Knock Louder) e ballate (Not So Far To Go, Waiting for Marty) nella stessa direzione, consegnandoci un disco maturo, profondo, pieno di storie e di idee. Un album che conferma tutto il talento di Kelly Joe Phelps e che lascia aperte tutte le porte per il futuro, con un solo piccolo punto da chiarire. Perché se si fa suonare la chitarra di Bill Frisell (tra l'altro splendida, as usual) in una canzone di Kelly Joe Phelps, finisce che diventa un brano di Bill Frisell con la voce di Kelly Joe Phelps. Un gioco di ruolo che può capitare solo ai grandi, e dopo Slingshot Professionals non c'è da dubitare che Kelly Joe Phelps possa ambire al titolo...
(Marco Denti)

www.kellyjoephelps.com