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14/07/2006
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Se da un lato l'indaffarato
Jeff Tweedy avrebbe potuto declinare ogni nuovo impegno (data la buona
crescita dei Loose Fur ed il successo degli Wilco), dall'altro i due Jayhawks
Gary Louris e Mark Perlman, dopo la "pausa di riflessione"
della loro band, non vedevano l'ora di tornare in studio per buttare giù
qualche nuova canzone. Il pretesto è stato una collaborazione che Perlman
iniziò nel 2005 con il regista Guy Ritchie, per un brano da inserire in
un qualche spot o cortometraggio. Per l'occasione, Perlman compose Corvette
e tentò così, dopo otto anni, di riunire i Golden Smog per registrare
appunto quella traccia (e magari qualcosa in più). Tweedy si presentò
all'appello, ma anche Louris, Kreig Johnson e Dan Murphy (Soul
Asylum) si precipitarono sul posto prescelto per le registrazioni. Le
prime sessions di quello che sarebbe poi divenuto Another Fine Day
hanno preso forma in uno studio della Spagna meridionale, alla presenza
del produttore Paco Loco e col supporto alla batteria di Linda Pitmon,
moglie di Steve Wynn e membro dei Miracle 3. Another Fine Day è
stato poi completato a Minneapolis, con una seconda tornata di registrazioni,
ad opera questa volta del navigato Ed Ackerson e di Jody Stephens
(Big Star) ai tamburi. Dal punto di vista musicale, Another Fine Day è
un melting-pot di stili differenti, un paniere che racchiude al proprio
interno insegnamenti sia storici che recenti: ritroviamo la West Coast
degli Eagles e di Gram Parsons, le fluenti sperimentazioni pop in stile
Wilco (Beautiful Mind) e alcune reminiscenze dei Velvet Underground
(Cure For This, dove la parte di Nico è recitata magistralmente
da Muni Camon, moglie di Paco Loco) e dei Buzzcocks (nella nervosa
Hurricane, cantata da Dan Murphy). Aperto dall'armonia rock di
You Make It Easy, con gli echi chitarristici di Louris e Johnson,
i tremori del basso e il suono del pianoforte (protagonista in diverse
tracce), Another Fine Day continua sulle melodie solari della title-track
(a richiamare i Jayhawks). A seguire, troviamo il pop-rock scanzonato
di 5-22-02, alcune gemme acustiche del calibro di Long Time
Ago (con Tweedy al canto) e di Listen Joe (cantata da Louris
in maniera cupa ed accorata, proprio come Never Felt Before), infine
anche il garage-rock scolastico di Corvette, che potrebbe insegnare
molto a tutta quella nuova generazione di punks americani. Fra i quindici
brani che compongono questo disco, non poteva mancare una cover: Strangers,
qui riproposta in chiave acustica e pianistica e cantata da Tweedy, è
di proprietà dell'inglese Dave Davies, membro con il fratello Ray dei
leggendari Kinks. Another Fine Day si chiude con I Can, pezzo pop
in stile Beatles che potrebbe tranquillamente stare su un disco dei Wilco,
e con Think About Yourself, malinconica ballata elettroacustica,
con la voce di Louris a guidare una melodia arricchita da cori e tastiere.
La traccia porta con sé il caldo spleen del tramonto e lo sconforto di
un addio, ma che per i Golden Smog sa più di un arrivederci. |