inserito 16/10/2009

The Lovell Sisters
Time to Grow
[
2DefPig/ Edvins records  2009
]



Sulla scia di quel rinnovamento del genere che ha preso forma nell'ultimo decennio, le Lovell Sisters da Calhoun, Georgia, propongono la loro personale rivisitazione dell'old time music e del bluegrass, avendo cura di seguire le orme di Allison Krauss e Nickel Creek. L'approccio alla materia infatti è ortodosso nell'utilizzo delgi strumenti (il trio di sorelle imbraccia principalmente mandolino, fiddle e dobro), ma più moderno nella composizone, nella scelta delle armonie vocali, che non possono non richiamare un certo gusto pop e più genericamente una canzone acustica dai forti connotanti melodici, dove la tradizione folk riceve lo spazio dovuto senza eccedere troppo. È un buon disco questo Time to Grow, lo ammetto, a patto di considerare le Lovell Sisters come tre musiciste legate più alla contemporaneità che alle radici: mi spiego, il modo di intendere questo aggiornamento dell'old time non è detto che sia il più interessante, ma contribuisce forse ad avvicinare un pubblico nuovo. Colpisce senza dubbio la giovanissima età e il talento strumentale: in tre arrivano a mala pena a sessant'anni, essendo la più "anziana" Jessica Lovell, soltanto ventitrè primavere, con le sorelle Megan (davvero abile al dobro) e Rebecca (mandolino e chitarre) al seguito.

Hanno bruciato le tappe, debuttando nel 2005, ancora bambine o quasi, con When Forever Rolls Around, e suscitando immediatemente le attenzioni dell'industria di Nashville. Poi hanno declinato l'invito di una major discografica, quando si sono accorte che volevano cambiare completamente i connotati alla loro musica. Così si sono fatte un nome mantenendo l'indipendenza: una partecipazione alla famosa trasmissione radiofonica Prairie Home Companion, diversi riconoscimenti (tra cui l'Internation Songwriting Competition nel 2008) ma soprattutto una presenza fissa ai più importanti festival, dal Bonnaroo al Tellirude, finendo sul palco con Elvis Costello in una recente esibizione al Winnipeg Folk Festival. Il cantautore inglese ha avuto parole di elogio e sorpresa per le sorelle Lovell: forse anche grazie a tutto questo interesse sono riuscite e coinvolgere nelle session il contrabasso di Victor Krauss fratello della famosa Allison e nome di grido negli studi di Nashville.

In Time to Grow convince l'onestà di queste ragazze di affidarsi non solo alle loro composizioni (la title track e Paulita Maxwell le più interessanti anche a livello di testo), ma di pescare fra traditional (una brillante versione di In My Time of Dyin') e colleghe attuali (We're All the Way di Dar Williams ad esempio). Certo, come si potrà intuire, il sound di Time to Grow è levigato, non eccessivamente zuccheroso ma assai lontano dall'anima del genere: mi pare evidente che le Lovell Sisters non abitino le stesse lande di Gillian Welch, Iris Dement o delle Freakwater, per capirci: c'è una grande distanza di sensiilità in brani quali I'm Blowin' Away, Take a Moment o Subway Song. Suonano con competenza, anche se a noi piacerebbe un po' più di asprezza e verità.
(Davide Albini)

www.lovellsistersband.com
www.myspace.com/thelovellsisters



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