Corinne
West & Kelly Joe Phelps Magnetic Skyline
[Make Records/Tin Angel
2010]
Solo due voci e due chitarre che si incontrano e si separano per poi ritrovarsi
insieme e avvolgerci in un mantra di melodie intense e spontanee, dal magico sapore
acustico. Come un duo, così si presentano Corinne West e Kelly Joe Phelps,
come lo erano Bob Dylan e Joan Baez, Linda e Richard Thompson e come lo sono Mark
Lanegan e Isobell e Campbell, Alison Krauss e Robert Plant. Tutti noi conosciamo
Kelly Joe Phelps, maestro del fingerpicking e ormai un veterano songwriter folk-blues
attivo da 16 anni con già 8 album. Meno nota (almeno qui nel nostro paese) è invece
la cantautrice californiana Corinne West, in possesso di una voce sulfurea e melodica
che ricorda altre giovani folkstress dei nostri giorni da Josephine Foster a Alela
Diane. I suoi testi sono ricchi di poesia e parlano della vita di tutti i giorni,
delle sue delusioni e dei suoi successi. Conosciutisi per caso "on the road",
durante una serie di release show dei loro rispettivi album, i due musicisti hanno
scoperto un mutuo rispetto ed ammirazione tanto da organizzare una manciata di
show insieme, portandoli in sala d'incisione.
Magnetic Skyline
è il risultato: un ep di sei ballate (8 nella versione inglese uscita per la Tin
Angel) registrato in presa diretta (in due brani si sente il classico opener 1-2-3)
nello Skywalker Ranch (in onore a Star Wars) di George Lucas a Nicasio in California.
Bisogna sottolineare come tutti i brani contenuti siano stati scritti da Corinne
West durante la sua carriera e appaiano in due dei suoi album (quattro dal recente
Promise del 2009 e quattro dal primo album Bound For The Living del 2004) anche
se si ha la sensazione, ascoltando a fondo la raccolta, che i brani siano stati
concepiti per essere interpretati in duo, come la bella Whisky
Poet che apre l'album. Un riuscito riff di Kelly Joe fa partire il
brano, la calda voce di Corinne ti avvolge fino a che le due chitarre ti fanno
entrare nel mood intimista dell'intera raccolta. E' puro folk acustico il loro,
senza compromessi o aggiunta di altri inutili strumenti, solo le loro voci e le
loro chitarre.
La spontaneità dei due musicisti con l'intimità e armonia
che riescono a trasmettere sono le cose che più sorprendono, come nella bellissima
Horseback in My Dreams: una ballata di una
bellezza disarmante dove le due ottime voci si incontrano e sembrano nate per
cantare insieme. Il virtuosismo di Kelly Joe si nota in Lady
Luck, dove il suo flat picking ricorda a tratti l'inimitabile John
Fahey o nella ballata scritta col cuore aperto Mother
to Child, in cui l'intensa vocalità di Corinne raggiunge il
suo zenith. La sua bravura esce allo scoperto anche nella riuscita Road
To No Compromise ri-arrangiata per l'occasione Mr.Phelps. Purtroppo
la raccolta è molto breve (mezz'ora scarsa) e mostra in parte un po' di monotonia
di fondo in alcune composizioni come Lily Ann
e nella conclusiva Amelia. E' tempo di rilassarvi
di fronte a questo magnetico panorama. (Emilio Mera)