Left Lane Cruiser
Shake and Bake

[Alive records 2019]

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File Under: punk blues

di Giovanni Andreolli (04/10/2019)

L’undicesimo disco dei Left Lane Cruiser vive sulla stessa onda musicale dei precedenti lavori: il duo di Fort Wayne, Indiana, Freddy J IV, cantante e chitarrista, e Pete Dio, batterista, si ripresenta con un genere musicale che unisce punk e blues, creando quindi un suono grezzo e molto duro, lo stesso che caratterizzò molti dei loro album precedenti e che definisce anche Shake And Bake. Tra energici colpi di batteria e riff più o meno assordanti vive il disco, un’unica scarica di adrenalina che non si spegne mai.

Smoke Keep Rising
è un valido esempio in cui il dialogo puramente musicale tra i due artisti dura quasi due minuti all’interno del brano, coinvolgendo l’ascoltatore e intrappolandolo in una bolla sonora impossibile da scoppiare. Qualcosa di diverso si intravede in Smooth Commander, unica traccia acustica della raccolta che non perde la forza e l’energia, anzi, sembra essere una cover di un loro brano,
solo con strumenti diversi (l’organo elettrico sul finale è un altro elemento a sorpresa). Ma è l’unica eccezione. Infatti, il resto si può riassumere così: chitarre sovra incise l’una sull’altra, una batteria incessante che percuote come un pugno nello stomaco su ogni brano, e infine la voce roca di Freddy che si lascia andare a brevi strofe per poi dedicarsi ad assoli ripetitivi e rumorosi. Il problema forse è proprio questo: la ripetitività. Più i brani sono lunghi più la musica si protrae, si dilata, senza portare da nessuna parte, stancando chi ascolta, come in Mule Plow Line o in The Waltz. Si potrebbe intravedere un’altra eccezione in Breaking You Down, dove il brano assume un tono più da ballata country che da punk-blues, come erano state le altre tracce; ma anche qui la canzone è troppo lunga e perde quella novità che si intravede fin dal primo assolo.

L’ultimo disco dei Left Lane Cruiser non è niente di innovativo: i due musicisti non sono in giro da troppo tempo (l'esordio risale al 2006) e possiedono una discografia vastissima, infatti pubblicano quasi un album all’anno; allora la mia domanda è questa: è proprio necessario mettere così tanta carne al fuoco? Ascoltando i dischi precedenti, sembra quasi che il duo non si sforzi neanche più di lavorare seriamente su un album, si gettano giù due accordi, una batteria e il gioco è fatto. Ma il punto è fino a quando durerà? Un episodio va bene, perché i Left Lane Cruiser sanno far divertire e dal vivo probabilmente sono grandiosi, ma sulla distanza stancano e, a parte una piccola schiera di fan, sembra difficile che possano conquistare un pubblico maggiore.


    


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