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pop rock
di Marco Restelli (12/04/2021)
Waiting On You Tonight
non sembra affatto un album dei nostri tempi. Beth Lee, cantautrice
con sede in Texas e che ha già alle spalle diversi album, usciti con a
fianco il nome della sua band (The Breakups), sin dal primissimo attacco
rock dell'iniziale title track, mette subito in chiaro che il suono sarà
fortemente influenzato da uno stile “anni 60”. A dire il vero non sempre
queste scelte così definite mi appassionano, perché a volte tutto suona
un po’ costruito a tavolino, ma in questo caso la voce della protagonista
sembra “naturalmente” perfetta per un’operazione del genere e il risultato
finale riesce in più di un episodio a trasmettere le vibrazioni giuste.
Certamente il produttore Vicente Rodriguez, batterista di Chuck Prophet,
ha contributo a dare una direzione così netta e il suo lavoro in studio,
tirando quasi sempre in ballo tutti i musicisti coinvolti, è risultato
di ottimo livello.
La canzone che salta subito all’orecchio per il suo piglio radiofonico
e stradaiolo è Yale St. And 45, ballata
elettrica midtempo che emoziona al primo ascolto e ti fa venire voglia
di continuare ad approfondire quello che seguirà. E così è subito servito,
con la successiva Playin’along (non si contano le chitarre sullo
sfondo), un altro cullante aperitivo nel quale la Lee da una parte chiede
al suo ex il perché sia stata mollata e dall’altra si dichiara determinata
in ogni caso a riconquistarlo (…someday soon you’ll be mine again). I
Won’t Give In continua con un andamento più lowtempo, languido e dinoccolato,
ed il tema trattato (la fine di un rapporto) non è poi così diverso rispetto
alla precedente.
Four Letter Name - il cui riff inziale,
pieno di effetti, ricorda un po’ quello di You’re Supposed To Be Feeling
Good, vecchio pezzo di Emmylou Harris - e Understand Me sono
altri due brani decisamente centrati e che rappresentano a pieno la spirito
dell’album. Intimità e vulnerabilità, ancora una volta, dominano il mood
e in fin dei conti sono gli elementi che tengono unite tutte e undici
le canzoni di Waiting on You Tonight, che sa regalarci ancora qualche
zampata vincente. Too Little To Late è la prima di queste, che
parte apparentemente dimessa per poi crescere piano piano in energia fino
ad un assolo elettrico e ad un bridge che lasciano il segno. La seconda
è la splendida e finale (dulcis in fundo) All
The Way, carezza vellutata à la Hope Sandoval che piacerà senza
dubbio a tutti i fan dei Mazzy Stars.
Concludendo, non mi resta che auspicare di poter presto ascoltare nuova
musica da parte di questa interessante musicista, con l’auspicio che dopo
aver piacevolmente esplorato territori a lei oggettivamente favorevoli,
possa saper rischiare di percorrere anche sentieri più impervi. Credo
proprio che non ci deluderà.