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Esther Rose
How Many Times
[Full Time Hobby 2021]

Sulla rete: estherrose.net

File Under: country folk


di Sara Fabrizi (05/05/2021)

Le voci cristalline mi hanno sempre catturata. Specie quelle femminili, specie se il cantato è in inglese. Sebbene le voci profonde e sensuali restino più impresse ad un primissimo ascolto, sono quelle dolci che mi fanno drizzare le orecchie. Se poi cantano di vicende quotidiane e di “sentimental journey” scomodando il country folk più puro, all’interno del macrogenere Americana, il gioco è fatto. Ecco qui che cerco di incasellare la giovane singer/songrwriter di turno nelle pagine dell’immenso e sempre vivido canzoniere americano femminile. Perché è una mia fissazione stare lì a decidere se si accosti di più al sublime di Joni Mitchell, alla grinta di Bonnie Raitt, al folk soave ed impegnato della Baez, alla scorza dura e rock di Lucinda Williams. Trovare collegamenti che mi confermino che il country/folk rock femminile è tutto un continuum cui attingere è il mio sport preferito di redattrice.

E la giovane Esther Rose da New Orleans, al suo terzo full lenght con How Many Times (i precedenti This Time Last Night’ nel 2017 e You Made It This Far nel 2019), non si è sottratta a questo gioco. Un album che arriva al termine di un ciclo di vita caratterizzato da viaggi ed esperienze di crescita che hanno stimolato il suo songwriting fino a farle partorire un lavoro più maturo e completo. Un album di un alternative country delicato e allegro, a tratti più riflessivo e vagamente cupo, ma sempre intriso di quella grazia che ti fa morire dalla voglia di imbracciare la tua vecchia chitarra e di provarci anche tu a tradurre il tuo mondo interiore in musica mentre vaghi per le strade polverose d’America. Perché ogni donna che ama quella musica, quegli scenari, in fondo vorrebbe essere al posto di una Esther Rose e incidere il suo disco che poi una redattrice dall’altra parte del mondo ascolterà e ci scriverà su specchiandosi in lei.

How Many Times è uno scrigno di dieci canzoni che ti fanno innamorare o che comunque ti smuovono qualcosa facendoti accennare un sorriso o magari scendere quella lacrimuccia se ne condividi la sensibilità. Un episodio malinconico su tutti è Songs Remain, il suo speculare allegro è Keeps Me Running. In mezzo altri otto bellissimi brani che non saranno mai i singoli/ hit radiofoniche che avremo in Italia ma che, promettetemi, ascolterete se vorrete abbracciare una dimensione diversa della musica, più intima, più profonda, più scanzonata, più femminile.


    


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