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Helen Rose
Rugged Elegance
[Clover Music group 2024]

Sulla rete: helenrosemusic.com

File Under: country soul, americana


di Remo Ricaldone (29/07/2024)

A sei anni dall’esordio discografico la californiana Helen Rose torna in uno studio di registrazione a incidere sue canzoni, a conferma di quanto questo sia il suo primo amore, dopo anni in cui ha dedicato il suo tempo a comporre musica per film e tv. Nata a Los Angeles, ma cresciuta tra la California e la costa atlantica del Maryland, Helen Rose ha sempre avuto la musica e le arti come qualcosa che ne ha contraddistinto lo scorrere degli anni, tra le passioni bluegrass del padre e quelle come costumista della madre, maturando una sua via nel corso della high school dove ha incontrato un personaggio come Jonah Tolchin, cantautore tra blues e folk, che ancora oggi ritroviamo al suo fianco in questo Rugged Elegance.

L’aver collaborato con nomi come Benmont Tench, Russ Kunkel e Marvin Etzioni, tra gli altri, ha indirizzato la musicalità di Helen Rose in quei territori tra blues, country e soul in cui si è subito trovata a proprio agio, sviluppando doti compositive di qualità e sorretta anche da una voce non comune, che in qualche momento mi ha ricordato quella di Rhiannon Giddens (pur con le dovute diversità, ma con un’intensità non lontana dall’ex Carolina Chocolate Drops), con la passione per Lucinda Williams, Bonnie Raitt e l’ultima Emmylou Harris a guidarla.

Rugged Elegance è un album caratterizzato ed influenzato fortemente dalla presenza di Jonah Tolchin che ha composto con la protagonista praticamente tutti i brani, li ha prodotti per la sua casa discografica e ha dato un’impronta importante in fase strumentale con le sue chitarre, elettriche ed acustiche, chiamando gente del calibro di Greg Leisz alla pedal steel, Carey Frank alle tastiere (già con la Tedeschi Trucks Band) e una sostanziosa sezione ritmica formata da Kevin Clifford ai tamburi e Nic Coolidge al basso. Raspberry Plain apre con tutta la poetica di Helen Rose concentrata in una melodia suadente carezzata dalle ‘pennate’ di steel di Greg Leisz, melodia vicina più di altre ad una country music simile a quella proposta da Buddy e Julie Miller o Patty Griffin. Con la seguente King Of This Town ci si immerge in quello che è un suono tra blues e soul, con le citate similitudini vocali con Rhiannon Giddens per potenza ed energia, così come nella movimentata Wolf Tones o nella quasi ‘neworleansiana’ canzone che dà il titolo al disco.

Tornando alle inflessioni più vicine alla country music sono da citare la appassionata e notturna The Drakes e il duetto con Tyler James Kelly in Demons con un’altra bella performance di Greg Leisz, mentre più cantautorali ed intime sono This Ship e Where Is My Home, insiee alla chiusura di Get Me Out Of This City che con i suoi toni soul mostra una bella ecletticità e soprattutto un ottimo talento compositivo.


    


<Credits>