Norm è un concept album. Un album,
per Andy Shauf, vuol dire narrare una storia; Shauf si è sempre
mosso tra una leggerezza che sfiora la semplicità – non sono mai troppo
articolate le sue canzoni: poche scelte musicali (chitarra acustica, piano
e sintetizzatori, qualche strumento a fiato), ben eseguite – e una capacità
di scendere in profondità nel narrare le vicende, anche quelle apparentemente
più banali. Del resto, non conta cosa racconti, altrimenti tutte le storie
si somiglierebbero, ridotte a semplici formule di un perfetto mondo matematico,
dove ogni dettaglio, limpidamente razionale, è stabile e definita nella
sua identità, ma il come, il cosiddetto stile, ovvero il punto su cui
il narratore ha intenzione di concentrare lo sguardo e il modo in cui
vuole raccontare ciò che ha visto, e come si svolgono le vicende, sempre
uniche perché sempre unici sono i protagonisti che le vivono.
La realtà che ogni racconto, musicale e non, vuole rappresentarci, è più
intricata di qualsiasi algebrizzazione. Non è una considerazione romantica,
si tratta di fatti, e Norm ne è una dimostrazione. Shauf s’interroga
sulle sfaccettature dell’amore (che mai potrà essere un x uguale a…) attraverso
i quattro protagonisti, tra cui, ovviamente, Norm stesso: ognuno cerca
amore a modo suo, ma tutti nel modo sbagliato (difficile dire se esista
un modo giusto), ondeggiando tra la dolce musica e l’inquietante svolgersi
degli avvenimenti, lasciando tanto al non detto e all'ambiguità. La storia,
infatti, è quella di Norm, un uomo innamorato, che non ha altro modo di
amare se non quello di inseguire ossessivamente la donna desiderata, incontrata
la prima volta casualmente al supermercato. Dio cercherà di fargli seguire
un’altra strada, ma fallirà, incapace di comprendere appieno la natura
degli uomini (e si chiede, nel primo pezzo Wasted On You: “Was
all my love wasted on You?”). E infine, l’ex della donna desiderata da
Norm, che la cerca invano.
“Ho voluto fare canzoni d’amore che fossero lontane dalla sua romanticizzazione.
Se c’è una verità a riguardo, è che noi intendiamo amore sempre nel modo
sbagliato” ha detto in un’intervista a Stereogum. E, sebbene Norm
estremizzi le conseguenze, è difficile comunque dargli torto. Come anche
è difficile negare a questo album una sua unicità nella discografia di
Shauf, che si rivela costante nella qualità del suo lavoro, forse troppo
poco considerato, visto il valore che esprime.