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Andy Shauf
Norm
[Anti- 2023]

Sulla rete: andyshauf.com

File Under: indie folk


di Giovanni Andreolli (16/03/2023)

Norm è un concept album. Un album, per Andy Shauf, vuol dire narrare una storia; Shauf si è sempre mosso tra una leggerezza che sfiora la semplicità – non sono mai troppo articolate le sue canzoni: poche scelte musicali (chitarra acustica, piano e sintetizzatori, qualche strumento a fiato), ben eseguite – e una capacità di scendere in profondità nel narrare le vicende, anche quelle apparentemente più banali. Del resto, non conta cosa racconti, altrimenti tutte le storie si somiglierebbero, ridotte a semplici formule di un perfetto mondo matematico, dove ogni dettaglio, limpidamente razionale, è stabile e definita nella sua identità, ma il come, il cosiddetto stile, ovvero il punto su cui il narratore ha intenzione di concentrare lo sguardo e il modo in cui vuole raccontare ciò che ha visto, e come si svolgono le vicende, sempre uniche perché sempre unici sono i protagonisti che le vivono.

La realtà che ogni racconto, musicale e non, vuole rappresentarci, è più intricata di qualsiasi algebrizzazione. Non è una considerazione romantica, si tratta di fatti, e Norm ne è una dimostrazione. Shauf s’interroga sulle sfaccettature dell’amore (che mai potrà essere un x uguale a…) attraverso i quattro protagonisti, tra cui, ovviamente, Norm stesso: ognuno cerca amore a modo suo, ma tutti nel modo sbagliato (difficile dire se esista un modo giusto), ondeggiando tra la dolce musica e l’inquietante svolgersi degli avvenimenti, lasciando tanto al non detto e all'ambiguità. La storia, infatti, è quella di Norm, un uomo innamorato, che non ha altro modo di amare se non quello di inseguire ossessivamente la donna desiderata, incontrata la prima volta casualmente al supermercato. Dio cercherà di fargli seguire un’altra strada, ma fallirà, incapace di comprendere appieno la natura degli uomini (e si chiede, nel primo pezzo Wasted On You: “Was all my love wasted on You?”). E infine, l’ex della donna desiderata da Norm, che la cerca invano.

“Ho voluto fare canzoni d’amore che fossero lontane dalla sua romanticizzazione. Se c’è una verità a riguardo, è che noi intendiamo amore sempre nel modo sbagliato” ha detto in un’intervista a Stereogum. E, sebbene Norm estremizzi le conseguenze, è difficile comunque dargli torto. Come anche è difficile negare a questo album una sua unicità nella discografia di Shauf, che si rivela costante nella qualità del suo lavoro, forse troppo poco considerato, visto il valore che esprime.


    


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