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garage soul di
Davide Albini (08/08/2014)
C'erano
una volta gli Oblivians: ricordo di averli frequentati soltanto di stricio nella
grande, eccitante ondata di novità del rock indipendente degli anni 90. Sono stati
però uno di quei gruppo "di culto" (definizione non sprecata,
una volta tanto) nel rilanciare certo garage rock dalle parti di Memphis. Rimettevano
al centro il concetto sacrosanto di sporcizia nel rock'n'roll e lo aggiornavano
con la sensibilità della bassa fedeltà tipica del periodo. Degli Stooges passati
al setaccio della cultura "lo-fi", se mi passate il paragone. Greg Cartwright
(allora sotto lo pseudonimo di Greg Oblivian, insieme al "fratello" di scorribande
Jack) si è nel frattempo ritagliato il suo spazio, non solo attraverso un miriade
di collaborazioni, ma anche come condottiero dei qui presenti Reigning Sound,
una seconda vita artistica che era partita davvero con il botto. Apprezzabile
infatti l'esordio in casa In The Red, etichetta specializzata in scorrerie garage,
Time Bomb High School, un piccolo gioiello di contaminazioni tra soul e rock,
densamente affollato di riferimenti proprio alle radici musicali di Memphis. Da
allora il percorso della band si è fatto un po' tortuoso, qualche caduta stile
per quel che mi riguarda, con il confuso Too Much Guitar e una lenta ripresa nel
successivo Love and Curses.
Shattered interrompe cinque
lunghi anni di silenzio e rispolvera dalla soffitta la vecchia sigla Reiging Sound,
grazie anche ad una formazione rinnovata: Dave Amels all'organo (l'elemento chiave,
se è permesso dire), Mike Catanese alle chitarre, Benjamin Trokan al basso e Mikey
Post dietro i tamburi (tutti provenienti dai The Jay Vons). È il disco più "classico"
e immediato della loro produzione, convincente tanto quanto il citato Time Bomb
High School, ma con una patina vintage ancora più accentuata, che farà felici
i "nostalgici" e gli estimatori di un rock'n'roll che non perde la sua vena romantica
e scanzonata, tra echi pop dei sixties, sventagliate di soul d'annata e organetti
sparsi in lungo e in largo che riaccendono la fiaccola di Nuggets. Un album deliziosamente
fuori tempo, come altro non potrebbe essere, eppure irresistibile nelle melodie
di Never Coming Home e
Once More, persino spolverate dagli archi e da un canto che si è fatto
più sentimentale, zuccheroso e country in If You Gotta
Live, ma ancora spavaldo quando deve alzare le insegne di un rhythm'n'blues
tutta eccitazione, come in North Cackalacky Girl,
apertura magistrale, alternando ganci rock (My My) e ritmi soul di origine
controllata (Baby, It's Too Late…un classico
dimenticato di casa Stax?).
Diciamo dunque che Shattered è il disco "roots"
dei Reigning Sound, un gioco, finalmente a scarte scoperte, con i loro amori indiscussi:
la sexy You Did Wrong e In My Dreams
sono imbevute di riverberi e organi che farebbero impazzire Dan Auerbach (quello
di una volta…), Starting New, compresi gli adorabili coretti, è il mid
tempo ideale per riempire la pista e I'm Trying (To Be
the Man You Need) il lento per far sciogliere tutte le ragazze fra
le vostre braccia, magari pensando a Percy Sledge, che da lassù strizza l'occhio
e approva la maturazione del buon Greg Cartwright e della sua combriccola di teppisti
del soul.