File Under:
two Americana lovers di
Davide Albini (13/07/2015)
A fare concorrenza alla coppia Emmylou Harris/ Rodney Crowell, con il loro Travelling
Kind in testa alle collaborazioni Americana del 2015, ci pensano ora i meno "blasonati"
Larry Campbell e Teresa Williams, marito e moglie nella vita, ma
soprattutto musicisti dal rispettabile curriculum. Non godono forse della cassa
di risonanza e della carriera dei colleghi citati, ma possono mettere sul piatto
una serie di collaborazioni illustri e una stima acquisita sul campo dopo anni
di duro lavoro nelle retrovie. Campbell lo conosciamo per le sue lunghe frequentazioni
con Bob Dylan, per tanti anni "direttore d'orchestra" nel Never Ending Tour e
chitarrista dalle qualità non indifferenti (anche mandolinista notevole). Inoltre,
ha legato in maniera indissolubile il suo nome a quello di Levon Helm, suonando
negli ultimi lavori del compianto batterista della Band, e portandosi a casa un
Lifetime Achievement Award e un Instrumentalist of the Year Award dalla Americana
Music Association. La moglie Teresa, meno avvezza alle luci della ribalta, ha
prestato la sua voce per i dischi dello stesso Helm, per Jorma Kaukonen, David
Bromberg e decine di altri, condividendo con il marito Larry un'educazione musicale
fatta di roots music sudista, là dove rock'n'roll, blues, country rurale, soul
si intrecciano.
Strano che ci abbiamo messo così tanto ad approdare all'omonimo
Larry Campbell & Teresa Williams, pubblicato grazie all'interessamento
della Red House, facendo tesoro di un'esperienza lunga quasi trent'anni (i due
si sono sposati nel 1988), una conoscenza della materia e un repertorio che fra
brani originali (in buona parte firmati da Campbell) e tre cover d'eccezione porta
a casa un risultato di grande mestiere. Un po' quello che è accaduto anche ai
citati Harris e Crowell, in questo caso con sfumature più southern, che vengono
a galla già nella brillante apertura di Surrender To
Love, vivace brano elettrico dalle pulsioni rhythm'n'blues, seguito
a ruota dal cadenzato country swamp rock Bad Luck Charm.
Il gioco vocale fra i due è rodato e spesso ricorda - per esempio in Another
One More Time - quello di un'altra coppia d'oro dell'Americana, Buddy & Julie
Miller, lasciando gli spazi necessari per una stellare band di supporto, con la
sezione ritmica costituita da Justin Guip e Byron Isaacs e alcuni ospiti come
il pianista dei Little Feat Bill Payne, i cori di Amy Helm e persino un
cameo dello scomparso padre Levon, qui in una delle sue ultime incisioni con You're
Running Wild, trasparente ballata country rock.
Nella parte
centrale l'album si sposta dai forti sapori ragtime e country blues di Everybody
Loves You verso il più classico walzer country, adatto come un guanto alla
voce della Williams, di Did You Love Me at All
(che fa il paio con la dolce e rootsy Midnight Highway), prima di affrontare
una nuova risalita verso l'elettricità tutta sudista di Ain't
Nobody for Me, tour de force per gli interventi ficcanti della chitarra
di Campbell. Nel finale due le cover che fanno compiere un salto di qualità all'album:
la versione del classico di Reverend Gary Davis, Keep Your Lamps Trimmed and
Burning, è segnata da un'intensa interpretazione di Teresa Williams, mentre
l'arrangiamento si muove tra blues, southern soul e vaghi sapori reggea nell'uso
dell'organo; Attics of My Life della coppia
Garcia/ Hunter (Grateful Dead) si trasforma invece in un innocente inno gospel
che sorprende per la sua spiritualità. Un altro bel segnale dall'Americana
d'autore.