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Under: Texas blues & jazz
di Paolo Baiotti (30/08/2019)
Giunto alla veneranda età
di 78 anni, il cantautore e polistrumentista texano di Lubbock ha raggiunto
uno status che gli permette di suonare e pubblicare serenamente, senza
grandi pressioni. Considerato uno dei padri dell’Americana, non ha mai
venduto milioni di dischi, raggiungendo la Top 40 nel 1980 con The
Jealous Kind e la Top 10 con il singolo Giving It Up For Your Love
tratto dall’album. Aveva esordito nei primi anni Settanta con due dischi
in coppia con l’amico Glen Clark, seguiti nel ’75 dal primo album solista
Victim Of Life’s Circumstances, costruendo con pazienza una carriera
solida e consistente e ottenendo 3 Grammy Awards nel 1992, 2002 e 2006.
Tall, Dark & Handsome, ventiseiesimo album in studio, prosegue
nel solco di Prick
Of The Litter del 2017 con la medesima formazione, The Self-Made
Man, che comprende tra gli altri il tastierista Kevin McKendree, proprietario
dello studio Rock House nei pressi di Nashville nel quale è stato registrato
il disco, con l’aggiunta della sassofonista Dana Robbins. Il suono mischia
blues, jazz e country con una forte incidenza della sezione fiati e con
l’inserimento di qualche ballata notturna che può ricordare Tom Waits,
anche per la voce sporca di Delbert, che però risulta meno aspra e profonda
rispetto all’artista di Pomona. La vitalità di McClinton è confermata
dal suo ruolo di autore o coautore dei quattordici brani dell’album, aperto
dal jumping blues di Mr. Smith irrorato dai fiati, seguito dal
blues sudista di If I Hock My Guitar e dal country swing scanzonato
di No Chicken To The Bone in cui si
inserisce il violino malandrino di Stuart Duncan. Tra i brani lenti spiccano
la pigra Let’s Get Down Like We Used To Do con il clarinetto di
Jim Hoke e la notturna jazzata Any Other Way
in cui emerge un ispirato assolo di sax. Il ballabile jazz latineggiante
di Gone To Mexico abbellito da un’efficace fisarmonica, la rilassata
Loud Mouth, la pianistica Ruby & Jules tra blues e jazz
con un accenno al tema di Pink Panther e la ritmata A Fool Like Me,
che sembra un’outtake dei Neville Brothers, dimostrano tutte l’eclettismo
della proposta musicale dell’ironico e disincantato artista texano.
In fondo all’album l’atmosfera cambia con l’oscura e cadenzata Temporarily
Insane giocata su una nota insistente di piano e con il breve
blues alticcio di A Poem, ma Tall Dark & Handsome nel suo complesso
è un disco estivo, disinvolto e rilassante, perfetto per la crociera annuale
che Delbert organizza da 16 anni a gennaio tra Florida, Bahamas e Porto
Rico con la partecipazione di un folto gruppo di amici musicisti.