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The Steel Woods
All of Your Stones
[Woods Music/Thirty Tigers 2021]

Sulla rete: thesteelwoods.com

File Under: southern rock


di Paolo Baiotti (17/05/2021)

L’improvvisa morte, il 16 gennaio scorso a 42 anni, del leader Jason “Rowdy” Cope, principale autore e chitarrista della band di Nashville, è stato un duro colpo per il cantante Wes Bayliss, con il quale aveva fondato il gruppo nel 2015 e per la sezione ritmica formata dal bassista Johnny Stanton e dall’ultimo arrivato, il batterista Isaac Senty. La band ha deciso di proseguire, avendo già pronto il terzo album e secondo i desideri della famiglia di Jason, sostituito da Tyler Powers per alcuni mesi nel 2018 per problemi legati all’alcolismo e al diabete. Lo stesso Powers suonerà nel tour americano che partirà nel corrente mese.

All Of Your Stones
prosegue nel cammino tracciato dall’esordio Straw In The Winds del 2018 e dal successivo Old News, ma è più vicino alle tematiche del chitarrista, con dei testi personali e intimi in confronto al disco precedente, che toccava temi sociali e politici. La voce calda e potente di Wes è stata paragonata a quella di Ronnie Van Zant e a contemporanei come Jamey Johnson e Chris Stapleton, tra rock sudista e outlaw country. D’altronde, prima di formare la band Jason Cope ha suonato con The Secret Sisters, Lindi Ortega, Brent Cobb, The Oak Ridge Boys e per parecchi anni è stato proprio il chitarrista di Jamey Johnson, uno degli alfieri del moderno outlaw country.

Out Of The Blue
apre il nuovo disco con un riff robusto della chitarra di Jason, tipicamente sudista. E’ una canzone che alla luce della morte del suo autore assume un significato particolare, raccontando la lotta contro i propri demoni e il superamento di un periodo buio. You’re Cold alza il ritmo con la voce espressiva di Wes più vicina al country e un finale in cui la melodia è avvolta dall’uso degli archi, mentre You Never Came Home è una ballata pianistica con un assolo di chitarra drammatico ed evocativo. Anche la nostalgica Ole Pal privilegia i tempi lenti, ma ha un arrangiamento prevalentemente acustico con interventi di dobro e violino che può richiamare lo stile di Johnson. Se in passato gli Steel Woods si erano confrontati con brani di Black Sabbath, Tom Petty e Allman Brothers, con la ballata I Need You rivedono i Lynyrd Skynyrd, considerati la loro principale ispirazione, con l’aiuto della voce di Ashley Moore, ottenendo un risultato brillante. Si prosegue con la sobrietà dell’acustica Run On Ahead, seguita dal rock energico di Baby Slow Down e da Aiming For You in cui la voce malinconica di Wes è accompagnata da una slide calibrata, per finire con la solida All Of Your Stones, scritta da Cope e Bayliss con Jamey Johnson, in cui ritorna il dual guitar sound di matrice southern di I Need You.

Senza la vena compositiva e la personalità di Cope, il peso principale della musica degli Steel Woods viene trasferito nelle mani e nella voce di Bayliss. Vedremo se sarà in grado di mantenere il livello dei tre dischi finora pubblicati, continuando ad affiancare Whiskey Myers e Blackberry Smoke quali portabandiera della tradizione sudista nel nuovo millennio.


    



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